San Marino. Le banche, un buco nero per lo Stato

San Marino. Le banche, un buco  nero per lo Stato

Le banche per lo Stato di San Marino  stanno diventando un autentico buco nero. E non già per la questione Cassa di Risparmio – Delta come alcuni giornali italiani  e le agenzia di rating  andavano sostenendo fino a qualche tempo fa. 

La vicenda Carisp –  Delta – Sopaf  è stata creata dall’esterno e, in qualche modo, il Paese, nonostante non abbia fatto nulla per impedire lo scippo organizzato dai poteri forti italiani unitamente allo Stato Italiano,  è riuscito a farvi fronte ed alla luce del sole come dimostra la legge di ricapitalizzazione approvata all’unanimità nei giorni scorsi.

Il  buco nero lo stanno formando  le incredibili vicende delle banche che sono andate in difficoltà per il guazzabuglio  che si è andato formando fra filibustieri esterni e furboni interni, in un ambiente dominato dalla corruzione in cui si è annidata la malavita. 

Ancora non si conosce ad esempio quanto è  costato allo Stato  l’intervento per Credito Sammarinese.

Ancora non  si conosce, benché giugno sia passato, quanto è costato allo Stato l’intervento per Banca Commerciale. Intervento di cui ancora non sono stati resi noti nemmeno le condizioni, come se i soldi dello Stato potessero essere amministrati  senza alcun controllo. 

Ebbene, proprio queste erogazioni a fondo perduto, come fu per Banca del Titano, potrebbero creare quel crac che invece è stato evitato per Carisp.

Tanti soldi erogati dalla Stato a fondo perduto senza che nessuno sia chiamato a rifondere, come avvenuto per Banca del Titano; senza che nessuno faccia un solo giorno di galera, come avvenuto per Banca del Titano; con tanto di garanzia contro azioni di responsabilità come avvenuto per Banca del Titano.

Il sistema finanziario sammarinese era arrivato a contare – l’ultimo nel 2009 – 72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie
d’assicurazioni.  Si  conosce anche il prezzario. Si conosce anche quanto veniva fatta pagare l’attività di riciclaggio.

 

 

 

 

 

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