San Marino. Libera: “Le priorità per il Paese: ecco le nostre proposte”

San Marino. Libera: “Le priorità per il Paese: ecco le nostre proposte”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del gruppo consigliare di Libera.

LIBERA: LE VERE PRIORITÀ DEL PAESE

Libera in vista del prossimo Consiglio, anche a seguito del proficuo confronto con le forze sindacali e datoriali, ha predisposto una serie di proposte che presenterà sotto forma di emendamenti nell’ assestamento di bilancio.

LE PRIORITÀ DEL PAESE
Libera ha ben chiare le priorità del Paese: più politiche sociali per salvaguardare le fasce deboli, affrontare seriamente la perdita del potere d’acquisto dei nostri salari, soluzioni per l’emergenza casa e il caro affitti/mutui ed un piano di rilancio economico al fine di rendere sostenibile il debito estero contratto da questo Governo.

LE PROPOSTE DI LIBERA
Queste i temi che Libera porterà all’attenzione dell’aula:
-l’applicazione dello strumento dell’Icee, per rendere equi gli intervenuti a sostegno dei nostri cittadini in base alle reali esigenze e per una migliore distribuzione delle risorse pubbliche;

-rendere più accessibile e vantaggioso economicamente il mutuo prima casa chiedendo una nuova normativa sull’edilizia sovvenzionata viste le mutate esigenze dei nostri concittadini;

-politiche sociali quali reddito minimo famigliare più flessibile, integrazione degli assegni famigliari rispetto agli importi esistenti, riduzione della perdita del potere d’acquisto degli stipendi dei sammarinesi;

-politiche per contrastare la denatalità con, in particolare, uno sconto SMaC per l’acquisto di beni per la prima infanzia;

-avvio di un confronto con gli istituti di credito sammarinesi per affrontare il caro-mutui e per mettere a disposizione gli immobili che hanno in pancia per calmierare l’emergenza casa con politiche di edilizia sociale;

-investimento di 10 milioni del debito estero per un concreto piano energetico del Paese.

TURISMO AL PRIMO POSTO MA VA RILANCIATO CON SERIETÀ
Inoltre Libera lancerà una proposta sul rilancio del comparto turistico-alberghiero.
Respingiamo il progetto delle residenze fiscali non domiciliate riproposto in aula come “volano” per lo sviluppo turistico nel nostro Paese. Siamo contrari e condividiamo tutte le perplessità espresse dalle forze sindacali, comprese quelle sulla politica dei redditi, che sono poi le ragioni che porteranno proprio i sindacati a protestare in Piazza contro il Governo il 19 Luglio.

SVILUPPO DEL PAESE E ACCORDO UE
Noi crediamo si debbano creare soluzioni per incentivare la riqualificazione delle strutture alberghiere esistenti e intercettare investitori nel settore evitando escamotage che rischierebbero di farci perdere credibilità e reputazione.
Lavoriamo ad un progetto di sviluppo economico condiviso avendo come obiettivo realmente la firma dell‘accordo di associazione con l’Unione Europea. Dobbiamo individuare con chiarezza le opportunità che l’accordo genererà e gli strumenti che lo Stato intende mettere in campo affinché l’intero Paese possa prepararsi ad affrontarle positivamente.

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