“Il governo ha fatto più di 1 miliardo di debiti da quando si è insediato. Ogni anno, con questa scelta, spendiamo solo di interessi 20 milioni”.
Lo denuncia Libera, sottolineando in un comunicato che “non sappiamo da chi è stato comprato il debito estero e, soprattutto, quale progetto economico strategico per il Paese è stato messo in campo per ripagarlo, visto che quando dovremo rinnovare i debiti fatti sui mercati, coi tassi di interesse che abbiamo adesso, saranno dolori”.
“Non lo dice solo Libera, ma anche gli stessi sindacati che, dopo un periodo di assordante silenzio, lamentano la mancanza di confronto del governo e quella di un progetto strategico – rincara la dose il partito di opposizione -. Abbiamo messo a repentaglio il futuro dei nostri figli, ma non si intravede una straccio di riforma, nonostante le promesse”.
Libera sostiene di aver chiesto, da sempre, di poter consultare gli elenchi dei titolari dei titoli di debito, le loro partecipazioni e tutti gli altri dettagli per avere massima trasparenza; poter stendere subito un progetto Paese con forze politiche, sociali ed economiche per investire le risorse in sviluppo economico e non in spesa corrente, assunzioni, infornate; condividere un piano di riforme strutturali, specie pensioni e fisco, visti anche gli importanti numeri di questo governo, 44 consiglieri, nato con un ballottino post elezioni”.
E ancora: “Nonostante il muro di omertà di maggioranza e governo, continueremo a batterci per la trasparenza e la responsabilità e un controllo democratico sulla gestione delle risorse. Al momento, assistiamo solo a un aumento dei costi della spesa pubblica e al peggioramento dei servizi, soprattutto nella sanità”.
“La strategia della Democrazia cristiana sostenuta da Rete è quella di chiudere i buchi per non generare panico, rimandando i problemi di giorni in giorno, senza prospettiva e lasciando ai posteri la soluzione dei problemi. Quando si dice: in politica contano i risultati. A voi il giudizio”, chiosa Libera.
