San Marino. Lolli di nuovo uccel di bosco?

San Marino. Lolli  di nuovo uccel di bosco?

Di nuovo, forse, uccel di bosco Giulio Lolli,che tanti guai ha creato anche nella Repubblica di San Marino presso le finanziarie, a cominciare, a quanto pare, dalla Polis.

Alessandra Nanni di Il Resto del Carlino: Lo yacht di Giulio Lolli è scomparso dal porto di Tripoli / Per il bolognese attivato di nuovo l’Interpol

 

Mentre  tutti sono alla ricerca di Giulio Lolli, si scopre che il suo lussuoso Bertram  ancorato al porto di Tripoli da mesi è sparito dalla circolazione. Lo yacht che il bolognese aveva ‘venduto’ al faccendiere Flavio Carboni e che si era poi ripreso alla chetichella per consumarci la sua dorata latitanza, era stato sequestrato dalla polizia libica al momento dell’arresto di Lolli. Dentro erano stati trovati alcuni grammi di cocaina e anche due biglietti nuovi di zecca per la Martinica. Questa probabile ultima destinazione del fuggiasco che non si aspettava di essere arrestato a Tripoli e che aveva già progettato la prossima e forse definitiva tappa.

Fedele  alla sua leggenda, il ‘pirata’ si è reso di nuovo irreperibile, anche se suo malgrado.

Il sostituto procuratore, Davide Ercolani, ha già attivato l’Interpol, appena ricostituita a Tripoli, sperando che gli investigatori internazionali riescano a mettersi sulle tracce dell’ex presidente della Rimini Yacht. Il quale non risulta detenuto nelle due carceri di Tripoli, cosa che gli inquirenti riminesi già sapevano. Lolli era stato infatti rinchiuso in un carcere più piccolo, dove passano quelli destinati a comparire davanti alla Corte Suprema.

Il regime carcerario del rais non era certo come quelli occidentali, e nessuno sa ancora con esattezza quante di queste ‘depandance’ ci fossero nella capitale libica. Lì nessuno ha ancora avuto modo di effettuare controlli, quindi Lolli potrebbe trovarsi ancora rinchiuso in una cella, ma potrebbe anche avere trovato il modo di prendere il volo. Non c’è motivo di credere che la sparizione del Bertram sia legata a lui, quasi certamente qualcuno se l’è preso nel calderone della rivoluzione.

Restano al sicuro, invece, i 10mila euro in contanti che erano stati sequestrati al bolognese il giorno della sua cattura, insieme ai documenti falsi con cui viaggiava e che aveva mostrato alla polizia libica, quando era stato fermato nella hall dell’hotel a cinque stelle, mentre si apprestava a trascorrere la serata insieme a una giovane e bellissima donna. L’unica speranza resta dunque l’Interpol che potrebbe presto riallacciare i rapporti con il ‘territorio’ e scoprire che fine ha fatto Lolli.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy