San Marino. Lotta alla camorra? Parole. E nemmeno quelle, da un po’

San Marino. Lotta alla camorra? Parole. E nemmeno quelle, da un po’

A proposito di  Francesco Vallefuoco, arrestato a Prato nel corso della fase2  della Vulcano,  si apprende che è stato “arrestato anche il fratello del boss, già titolare di un forno a San Marino e
attualmente muratore a Pietracuta, nel riminese
“. (reggioonline.it)

Il che, di fatto, costituisce  un ulteriore schiaffo per la  Repubblica di San Marino.

San Marino ha proclamato di essersi messo a lottare contro la malavita italiana che si è annidata nel suo territorio.

Ma in concreto?

San Marino, di fatto, ancora  non ha prodotto nulla  nella lotta alla camorra, nonostante che Francesco Vallefuoco a San Marino fosse di casa, e, a San Marino,  siano rimasti coinvolti,  probabilmente, non solo,  Livio Bacciocchi (vittima)  e Roberto Zavoli

Un esempio,  di questo andazzo il  Forno Vallefuoco. Vicenda tutta interna  al territorio sammarinese. Vicenda gravissima.  Da  sconquasso per la Pubblica Amministrazione della Repubblica di San Marino nonché  per il mondo politico che la compenetra.

I politici sammarinesi hanno  chiuso la vicenda  con un colpo di spugna, negli organismi istituzionali.  Se ne occupa  la Commissione Antimafia, fu detto.

La Commissione Antimafia si è limitata ed elencare cronologicamente le operazioni burocratiche relative alla vicenda.

Dal Tribunale, cui  detto elenco è stato trasmesso,  all’interno della relazione completa, nessun segno. 

 

 

 

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