Continua la serie degli annunci di grandi progetti per combattere le mafie nella Repubblica di San Marino. Ancora convegni, tavole rotonde, leggi su leggi, varate, progettate, annunciate.
Nei fatti?
La Commissione antimafia come unico risultato, dopo i sei mesi che ha operato anche come commissione di inchiesta, ha prodotto … la secretazione del proprio operato. Eppure le dichiarazioni di Roberto Zavoli sembravano aver messo un po’ di sale sotto la coda dei politici, a proposito degli eventuali supposti rapporti, appunto, tra malavita
organizzata e politica, che sarebbero emersi dall’operazione
Staffa della procura di Napoli.
Quanto alle leggi che effettivamente servono, basta ricordare quella sulle intercettazioni telefoniche: è nell’impegno dei politici almeno fin dal 2007, su richiesta del Moneyval.
Scandaloso che i politici sammarinesi, tutti d’accordo, abbiano deciso di non indagare sulla vicenda del forno Vallefuoco, quando avrebbero dovuto subito pubblicare un libro bianco per mettere a tacere chi li accusa di ipocrisia.
La vicenda Vallefuoco induce alla diffidenza verso San Marino, quale ad esempio traspare nella intervista rilasciata dal Procuratore Capo di Rimini, dr. Paolo Giovagnoli, a Luca Zavoli.
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