San Marino. L’Usc chiede più fatti al governo

San Marino. L’Usc chiede più fatti al governo

Inviato lo scorso 22 gennaio al nuovo esecutivo un documento programmatico nel quale sono state indicate le criticità del sistema Paese, riferito ai 37mila soggetti che compongono il tessuto imprenditoriale e sociale.

L’ha annunciato l’Unione sammarinese commercio e turismo, spiegando in un comunicato che, “per fortuna, abbiamo qualcuno che ogni tanto ci viene a fare i conti in tasca e che ci fa presente la situazione attuale, anche se a volte, per non dire sempre, ci chiediamo: ma veramente ancora non siamo consapevoli dello stato attuale del Paese?”.

All’indomani dell’ennesima visita del Fondo monetario internazionale, “dove per l’ennesima volta viene confermato ciò che avevamo già ampiamente segnalato negli ultimi anni”, l’associazione di categoria auspica “il passaggio dalle chiacchiere ai fatti concreti da parte dell’esecutivo”.

Di seguito la premessa del documento inviato al nuovo governo: “La volontà della nostra associazione è quella di chiedere incessantemente e coerentemente l’abrogazione o la modifica di ogni articolo di legge, decreto, regolamento, ecc. che possa creare sperequazione e disparità di trattamento; tutti dobbiamo e possiamo, in condizioni eque, contribuire alla crescita di questo Paese! In assenza di questi correttivi, che dovrebbero creare la base di qualsiasi sistema, sarà vano ogni tentativo di sviluppo e crescita di tutto il Paese. È innegabile che il modus operandi legislativo degli ultimi 30 anni ne sia la prova. Le riforme fiscali e le concessioni ad personam, a scapito di una intera collettività, ne sono un esempio lampante. È improcrastinabile attivarsi al fine di rivedere tutti gli accordi di buon vicinato per agevolare qualsiasi scambio di merci di ogni settore e la circolazione delle persone senza tralasciare la rivisitazione degli accordi delle doppie imposizioni. Il reale cambiamento e la volontà dello stesso deve necessariamente partire dal governo passando poi al Consiglio Grande e Generale fino ad arrivare alle giunte di Castello”.

Trattati i seguenti argomenti: “Riforma fiscale; rappresentatività, lavoro e attività prevalenti; digitalizzazione e produttività della Pa; creditori/debitori, Clo; commercio, viabilità; fruibilità infrastrutture, mensa, Smac e pagamenti elettronici; monofase, dati di sistema, imposte indirette; abolizione di sgravi e Incentivi; rivisitazione della legge sugli appalti pubblici; turismo, ambasciate, eventi, trasporti, viabilità; convenzioni, casinò”.

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