San Marino. Marco Podeschi: “L’elettrico da noi può ancora aspettare, lo Stato i soldi non li spende per la mobilità sostenibile”

San Marino. Marco Podeschi: “L’elettrico da noi può ancora aspettare, lo Stato i soldi non li spende per la mobilità sostenibile”

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di Marco Podeschi, segretario di Stato nella XXIX legislatura della Repubblica di San Marino, sulla questione della mobilità sostenibile:

“Negli Stati Uniti gli equipaggi umani in partenza per lo spazio con veicoli Space X raggiungono la rampa di partenza dei razzi a bordo di scintillanti auto elettriche.

San Marino, lanciato nella corsa nello spazio a spese di soldi pubblici, invece continua a muoversi con veicoli a benzina e diesel…  L’elettrico da noi può ancora aspettare, lo Stato i soldi non li spende per la mobilità sostenibile.

Siamo ai titoli di coda della legislatura e un piccolo bilancio sulle politiche di sostenibilità ambientale è doveroso. Bilancio sugli atti concreti.

Mobilità sostenibile: rete di ricarica Aass E-way ferma a livello logistico e tecnologico al 2018. Ricariche con tariffa applicata dal 2022 di 0,40 €/kWh; al primo accesso per la ricarica sull’applicazione Zapgrid è attivato un link per l’inserimento del numero di carta utilizzata per il pagamento, abolite le targhe verdi troppo green per il governo, per problemi si chiama il numero 0549 88.3700 centralino Aass, rete cellulare con copertura scarsa presso molte colonnine…

Che dire?

Leggendo le recensioni sulla rete di ricarica pubblica i commenti sono impietosi rispetto a una condizione logistica e tecnologica obsoleta e precaria.

In molti stalli è sparita la segnaletica orizzontale e verticale, piante, erba fiori si sono impossessati degli stalli, auto termiche parcheggiate con nonchalance, finita la gratuità della ricarica i sammarinesi hanno abbandonato gli stalli troppo cari rispetto alle tariffe dell’energia elettrica domestica, troppo complicata la ricarica, lenta per i veicoli di ultima generazione.

Il paradosso è che nel 2018 San Marino era all’avanguardia nel settore delle mobilità elettrica.

In 5 anni diventati il fanalino di coda in un settore in cui massicci investimenti dell’Unione europea, degli Stati e dei player del settore energia stanno costruendo reti di ricarica moderne, efficienti e diffuse con capillarità.

La mobilità sostenibile non è un tema strategico per il governo in questa legislatura e anche per l’Aass che affonda a livello di bilancio e non pensa di potere trarre profitti da un settore, la mobilità elettrica, in cui sarebbe monopolista.

Incentiviamo i rifornimenti con la SMaC, cosa buona per le entrate fiscali, un po’ meno per l’ambiente con le file delle auto accese in coda ai distributori. Nessuno ha pensato che lo stesso schema si potrebbe riproporre per le auto elettriche con il vantaggio che mentre l’auto è in sosta per la ricarica gli occupanti potrebbero frequentare la rete commerciale sammarinese.

Colonnine di ricarica a alta capacità, a San Marino non ci sono e questo è un forte limite soprattutto con i veicoli di nuova generazione.

Semplicità di accesso alla rete di ricarica, i produttori stanno lanciando in commercio auto che in automatico collegandosi alla colonnina regolano il servizio di ricarica con i gestori, noi siamo ancora fermi a una app obsoleta che non permette nemmeno di addebitare direttamente in bolletta i costi ai clienti Aass.

Parco veicoli pubblico su auto elettriche, plug-in o idrogeno fermo a zero.

Interessante invece l’andamento delle immatricolazioni per i privati; a marzo 2023 su 217 immatricolazioni 62 sono di veicoli elettrici o ibridi molto vicine alle 70 benzina e 77 gasolio, tendenza consolidata anche a gennaio e febbraio dello stesso anno con 145 auto su 553. Un veicolo su quattro immatricolato a San Marino nel primo trimestre 2023 è elettrico o ibrido.

Dai dati del bollettino di statistica non si evince quanti sono i veicoli alla spina rispetto ai full hybrid e la sparizione delle targhe verdi non permette di avere una percezione dei nuovi veicoli circolanti ma la tendenza è chiara, da fenomeno di nicchia, l’auto elettrica o ibrida è sempre più frequente fra i sammarinesi.

È evidente però la necessità di una elaborare un piano, decidere strategie e investimenti.

La mobilità elettrica o a idrogeno è importante per uno stato dipendente al 100% dal punto di vista energetico dall’esterno e rilevante dal punto di vista ambientale.

Il governo dovrebbe fare il punto su quanto accaduto dal 2018 a oggi, elaborare strategie e politiche, stabilire investimenti concreti in infrastrutture.

Aass dovrebbe avere un ruolo centrale nel progetto e non semplice comparsa avendo derubricato in questi anni il tema mobilità elettrica fra le cenerentole dei progetti aziendali.

Oggi c’è la possibilità tecnologica di costruire stazioni di ricarica alimentate da energia solare e qui lo Stato potrebbe fare tanto, ospedale, centri sportivi, centro uffici.

C’è il tema idrogeno, la tecnologia è matura e le case produttrici stanno lanciando sul mercato i veicoli di seconda generazione.

Sicurezza, i servizi di pronto intervento andrebbero dotati di apparecchiature per intervenire su veicoli elettrici, siamo una destinazione turistica in cui si arriva solo su gomma, in sicurezza con specifici corsi.

Punto finale il parco veicoli pubblico, composto da centinaia di sferraglianti auto a benzina, gasolio in cui per scelta dell’amministrazione, miope, avvallata dalla politica, i mezzi elettrici non entrano nemmeno per i servizi che sono svolgi nel centro storico patrimonio mondiale dell’umanità Unesco e la targa verde è stata fatta sparire, forse era troppo il lavoro per gestirla.

Non sono necessari investimenti milionari, ma programmazione, lungimiranza, un approccio multi disciplinare, attenzione al marketing e ai consumatori che manca al governo e agli enti governati con piglio militare dal governo.

L’auspicio è che chiusa questa parentesi in cui siamo riusciti addirittura a andare mandare in malora quanto fatto, si possa nella prossima legislatura avviare una pagina nuova.

Il tema della sostenibilità ambientale per uno Stato in cui il trasporto pubblico non esiste, i turisti arrivano solo con veicoli, è strategico in termini di immagine, tutela ambientale e tecnologico.

Se si vuole andare nello spazio o essere innovativi si parte dalle basi e la mobilità elettrica, vedi la storia di Tesla, qualcosa insegna.

Le chiacchere in questo caso stanno a zero”.

Marco Podeschi

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