L’informazione di San Marino
Autovelox e sviluppo
Marino Cecchetti
Abbiamo appreso da San Marino Rtv che “bisognerà aspettare fine anno per i nuovi autovelox sulle strade della Repubblica. All’inizio si parlava di otto dispositivi”, poi, siccome “se ne sono aggiunti altri due”, il Segretario di Stato al Territorio Augusto Michelotti ha dovuto “ripartire daccapo” con la pratica amministrativa. Irato per questo ritardo, Michelotti, apoditticamente ha concluso: “la lentezza frena lo sviluppo e non permette di decollare” (…)
Di esempi sul mancato sviluppo del Paese a causa della burocrazia non c’è solo questo. Da dieci e più anni si aspetta di togliere le impalcature all’Istituto Musicale! Poi ci sono le cose serie. Il Segretario di Stato all’Economia, Andrea Zafferani, ormai da due anni è impegnato a realizzare quello Sportello Unico per le Imprese promesso e ripromesso dieci anni fa dal suo predecessore, Marco Arzilli.
Ritorniamo alla viabilità. I tracciati stradali (ad esclusione di superstrada, sottomontana e qualche altro) ricalcano quelli adattati per i mezzi a trazione animale a fine Ottocento vendendo i titoli nobiliari. Da allora non solo sono cambiati i mezzi di trasporto, sono esplose le esigenze della mobilità ed è cresciuta enormemente la popolazione. A metà Novecento eravamo 12mila. Ora siamo 35mila. E ciascuno di noi, ormai, statisticamente, ha un suo proprio mezzo di trasporto. Insomma tanti mezzi su strade rimaste inadeguate. L’aumento della popolazione residente è l’unico ‘successo’ della politica degli ultimi tempi.
Conseguenze?
Neni Rossini, presidente dell’Anis: ottimi “gli effetti positivi sull’edilizia e sui consumi interni”, ma va pure considerato “l’impatto sui servizi pubblici”. La viabilità ne è un esempio. Non basteranno di certo gli autovelox per migliorarla com’è necessario, urgentemente necessario.