San Marino moltiplichera’ le residenze con la multiproprieta’

San Marino moltiplichera’ le residenze con  la multiproprieta’

La stura alle residenze-proprietà a San Marino è stata data giovedì dal Consiglio dei XII. A ridosso delle vacanze pasquali. E nessuno, dei presenti, doveva parlarne.
Invece?
Sta scoppiando il bubbone. Sinistra Unita, il cui rappresentante, Francesca Michelotti, non era presente, per motivi familiari, alla riunione,  non si sente vincolata da  quel ‘patto d’onore’ ed ha sferrato, ieri,  un attacco durissimo, cui ancora nessun politico  ha risposto. 

Ma veniamo alle novità di oggi.

Montecarlo (che non dà nuove cittadinanze)  rilascia le residenze col contagocce?  San Marino tutto il contrario. Oltre ad aver aperto negli ultimi decenni alle cittadinanze come mai in passato,  si è messo a rilasciare residenze a go go.

Nel governo precedente il Partito dei Socialisti e dei Democratici ha tentato di abbinare la residenza al  possesso di un alloggio, un appartamento.

Oggi, intervistato da Il Resto del Carlino – San Marino, l’avv. Luigi Mazza,
Capogruppo del Partito Democratico Cristiano Sammarinese,  è andato  oltre. Un appartamento si può comprare anche in multiproprietà. Ad esempio, data la vicinanza al mare, un appartamento a San Marino potrebbe essere acquistato a settimana. Insomma è facilissimo giustificare una cinquantina di proprietari per ogni miniappartamento. E ad ognuno dei 50  proprietari va corrisposto la residenza, ovviamente.

Cosa c’è di concreto nell’ipotesi vendere
a forensi seconde case?
Risponde Luigi Mazza, capogruppo democristiano alla
vigilia dell’ufficializzazione del patto di non belligeranza fra esecutivo e
Psd. «Il Consiglio dei XII ha appena deliberato per un percorso più snello e
celere per abbinare investimenti corretti alla proprietà immobiliare. Nel corso
del dibattito qualcuno ha proposto la vendita di appartamenti legati al settore
turistico. Se sia una strada praticabile è ancora presto dirlo”. Insomma c’è già
chi sogna le multiproprietà immobiliari per vacanze come già attive realizzate
in altre zone turistiche. Il ragionamento è semplice: “Apertura del Casinò senza
hotel di lusso in concorrenza con quelli della Riviera? Si può supplire con
appartamenti turistici. Molte case sono vuote, la loro ristrutturazione
costerebbe molto meno e realizzabile in tempi brevi”
.

Leggi l’articolo
per intero
, Il Resto del Carlino

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