San Marino. Morso da serpente: Lanzarini condizioni stazionarie ma ancora in prognosi riservata. L’Informazione di San Marino

San Marino. Morso da serpente: Lanzarini condizioni stazionarie ma ancora in prognosi riservata. L’Informazione di San Marino

L’Informazione di San Marino: Morso da serpente
Lanzarini ancora in
prognosi riservata
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Somministrate sei fiale di antidoto. Le altre arriveranno da Stoccolma e dagli Usa

Le condizioni di Luciano Lanzarini, che si trova ricoverato in prognosi riservata al San Matteo di Pavia, il centro antiveleni più importante d’Italia, sono stabili. Sei fiale di antidoto somministrate, quattro delle quali arrivate mercoledì in serata dalla Germania. Altre, se necessarie, saranno recuperate da Stoccolma o dagli Stati uniti. E’ in corso una vera e propria lotta contro il tempo per reperire la dose di antidoto necessaria a salvare l’arto, e la vita, del 62enne proprietario del reptilarium di San Marino. Morso mercoledì mattina al dito medio della mano sinistra da un serpente a sonagli, “crotalo atrox albino”, è stato prima curato dall’ospedale di stato, dove sono state fatte arrivare in elicottero dal Niguarda di Milano le prime fiale di siero, fino al trasferimento del paziente, avvenuto in serata, all’ospedale di Pavia. Delle sei fiale di antidoto somministrate, due sono provenienti dall’ospedale Niguarda di Milano, altre quattro da Monaco di Baviera. Ma non è detto che siano sufficienti, anche se le sue condizioni ieri erano stazionarie. A questo punto solo a distanza di 72 ore, in base ai risultati degli esami ematochimici, verrà valutato se saranno necessarie altre dosi di antidoto. La casa farmaceutica degli Usa che produce il siero salvavita è già stata attivata. Almeno altre 6 fiale sono comunque disponibili a Stoccolma. L’Iss, attraverso una nota, ha spiegato ieri che che “l’infortunio ha richiesto, per la gravità delle possibili complicanze, l’attivazione delle procedure di integrazione da tempo introdotte tra i servizi ospedalieri sammarinesi e italiani deputati alla gestione delle emergenze”. (…)

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