San Marino, Banca dei Cinesi. Nuova interrogazione consiliare sulla ventilata apertura di una banca da parte di investitori Cinesi.
Lo si è appreso oggi nel corso di una conferenza stampa tenuta da Roberto Ciavatta ed Elena Tonnini di Rete, Luca Lazzari e Federico Pedini Amati, indipendenti, e da Erik Casali e Lazzaro Rossini.
La precedente interrogazione era stata presentata il 18 marzo scorso, dai consiglieri Gian Matteo Zeppa (Rete), Tonnini, Lazzari e Pedini Amati. La risposta – subito ritenuta da essi insufficiente ed evasiva – era arrivata il 21 aprile. Fra l’altro era stato detto che non faceva senz’altro parte dei promotori della iniziativa, il dr. Luciano Cardelli.
Ebbene oggi da Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino, si è appreso che un mese dopo circa, sulla vicenda, è scattata la segnalazione di Banca Centrale all’Autorità giudiziaria. E che ai primi di maggio il Tribunale ha ordinato il sequestro di documenti presso gli studi dell’avv. Luigi Mazza, Capogruppo del Pdcs, e di Lorenzo Cardelli (c/o il padre Luciano).
Durissima la requisitoria politica dei conduttori della conferenza stampa verso la coalizione governativa San Marino Bene Comune (‘sostenuta’, è stato detto, anche da Partito socialista e Unione per la Repubblica). In particolare è stato ribadito che corruzione e mancata trasparenza non sono fenomeni del passato.
Episodi di corruzione sono stati rilevati dai giudici inquirenti del Conto Mazzini fino al settembre 2014. La presenza dell’avv. Mazza nella vicenda dei Cinesi sta a testimoniare che la classe politica è solo in attesa che passi la buriana ‘Conto Mazzini‘ per riprendere il tram tram degli ultimi decenni. E si citano anche i Segretari di Stato Marco Arzilli ed Iro Belluzzi per – anomale? – riunioni nei loro uffici con investitori ‘finanziari’ esteri, alla presenza di funzionari di Banca Centrale appositamente lì convocati.