San Marino Oggi: Per la manutenzione dei monumenti inseriti della lista Unesco, “lo Stato di San Marino spende mediamente due milioni di euro circa ogni anno” e il Titano “è stato il primo paese a inviare con puntualità il rapporto periodico” / Entrare nel patrimonio dell’Unesco fu una fatica “titanica” / Il racconto dell’ambasciatore Edith Tamagnini del lavoro svolto per l’ingresso nel 2008 e quello da allora per restare inseriti
SAN MARINO. Il 7 luglio ricorre l’anniversario dell’ingresso di San Marino nel patrimonio mondiale dell’Unesco. Questa la motivazione: “… San Marino e il Monte Titano costituiscono una testimonianza eccezionale dell’istituzione di una democrazia rappresentativa fondata sull’autonomia civica e l’autogoverno, avendo esercitato con una continuità unica e senza interruzione il ruolo di Capitale di una Repubblica indipendente dal XIII secolo”. “… Il sito, per il suo valore universale, merita tutela a beneficio di tutta l’umanità”. La principale artefice di quello storico ingresso fu l’Ambasciatore Edith Tamagnini che ricorda per San Marino Oggi quei momenti e parla del lavoro svolto da quella famosa data del 7 luglio 2008 fino a oggi. (…) “In terza analisi, sottolineo che sarà compito di ogni governo salvaguardare e valorizzare questo Patrimonio, che include il Centro Storico, il monte Titano e Borgo Maggiore e che è la risorsa economica più rilevante del nostro turismo”. (…)