San Marino Oggi: Commercio, dai dati dell’osservatorio emerge una San Marino con due volti: bene il dettaglio, male l’ingrosso
Un immagine dai due volti. Usa questa espressione il presidente dell’Osservatorio sul commercio, Libero Barulli, dopo la presentazione, ieri mattina, dei dati sul commercio relativi al 2011, dal segretario di Stato all’Industria, Artigianato e Commercio. L’aspetto positivo è costituito dal comparto del commercio al dettaglio, “con segno più in fatturato, imprese, addetti, dipendenti e saldo netto monofase – illustra Barulli -. quello negativo è rappresentato dal commercio all’ingrosso e intermediari del commercio”. Analizzando i dati, nel 2011 si registra un aumento di fatturato nell’import del 7% che tocca quota 266 milioni di euro, 11 attività in più (+1,5%) e crescita degli addetti e dei dipendenti, che aumentano di 52 unità (+3%) di cui la maggior parte è costituita da residenti. Ridotta, nel comparto, la presenza di lavoratori frontalieri: se nel 2008 il rapporto era di 55 a 45 in favore dei residenti, nel 2011 il numero di residenti è salito a 62 rispetto ai 38 frontalieri. Il comparto dell’ingrosso e degli intermediari del commercio ha subito invece una riduzione di 69 attività (-10,50%) con ripercussioni, però, più contenute sul piano occupazionale, dove c’è stato un calo di 17 dipendenti (-1,7%). Sul piano del fatturato dell’import il calo è del 19% attestandosi a 339 milioni, mentre per quanto riguarda l’export con 391 milioni il calo è stato del 17%. “Il commercio all’ingrosso e gli intermediari al commercio – commenta Barulli – continua a risentire degli effetti negativi derivanti dalle note vicende giudiziarie e dai provvedimenti italiani e sammarinesi di contrasto alle frodi carosello. Lo dimostra il fatto che il calo più consistente è nel campo degli intermediari del commercio di prodotti elettronici”.
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