San Marino Oggi: “Una misura che andrebbe ulteriormente ad alimentare la già pesantissima elusione fiscale” / Riforma fisco, Csu boccia nuovo testo / “Progetto di legge irresponsabile, antidemocratico e totalmente ispirato dai poteri forti. Risponderemo con uno sciopero generale”
La Centrale sindacale unitaria boccia il nuovo testo di progetto della riforma fiscale e ne chiede il ritiro: “Il Governo ha deciso di farsi beffe della volontà popolare dimostrata dalla oceanica manifestazione del 24 settembre scorso e di sposare in pieno il diktat dei poteri forti – si legge in una nota -. È un progetto completamente irricevibile e da rigettare; fa ancora pagare molto di più ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, mentre va addirittura ad abbassare notevolmente la già esigua imposizione fiscale prevista per i lavoratori autonomi! La sfrontatezza del Governo è arrivata fino a questo punto!”.
Con le nuove modifiche alla riforma tributaria, il reddito medio da lavoro dipendente, pari a 25mila euro, pagherebbe “oltre tre volte in più rispetto alla situazione attuale – spiega la Csu -. Per un reddito da lavoro autonomo dichiarato di 20mila euro (il reddito medio del lavoro autonomo) – imponibile ottenuto attraverso una lunghissima serie di sgravi (articolo 27) non consentiti ai lavoratori dipendenti – la tassazione viene più che dimezzata!”. (…)
La Centrale sindacale unitaria fa sapere di aver già deciso di rispondere a questo progetto di legge “irresponsabile, antidemocratico e totalmente ispirato dai poteri forti”, con lo sciopero generale, “che si svolgerà in novembre, in concomitanza con la riunione della Commissione Finanze” (…)