Franco Cavalli di San Marino Oggi: Lonfernini (Dc): “Ridimensionare struttura e stipendi di Banca centrale” / Se ne parlerà oggi in commissione Finanze / Sull’argomento una mozione nata da un’interpellanza dei partiti d’opposizione
Il presidente del Pdcs, Teodoro Lonfernini (membro della commissione) ha già più volte espresso le sue idee al riguardo che alla vigilia della seduta riconferma e rilancia.
“Ho già avuto modo di evidenziare – spiega il presidente Dc Lonfernini – che in un sistema bancario e finanziario come abbiamo oggi, decisamente ridimensionato nei volumi, nella consistenza e nella realtà, anche l’organismo di controllo e vigilanza debba essere rapportato a tali dimensioni e quindi ridimensionato e riqualificato”. Il riferimento è a Banca Centrale che Lonfernini riconferma però senza dubbi, nel ruolo.
“È giusto che ci sia, che ci sia stata e che continui ad esserci anche in futuro – rimarca – ma di fronte ad un tessuto decisamente ridimensionato, con realtà poste in amministrazione controllata, altre in liquidazione, e altre ancora dal futuro incerto, non si può pensare che continui ad esserci una Banca Centrale con dimensioni tali pensate per gestire cose che ora non ci sono”.
Per Lonfernini infatti il “Costo che abbiamo poi a bilancio, perché di fatto la proprietà è dello Stato, di oltre 6 milioni di euro solo per gli stipendi, è eccessivo”. “Una maggioranza e un governo responsabili – aggiunge con forza – queste cose non se le possono far scivolare sulla pelle senza affrontarle. La struttura deve ovviamente rimanere, perché l’organo controllare è necessario, ma va ridimensionata, vertici compresi”.
“A tutti i dirigenti pubblici – ricorda in conclusione Teodoro Lonfernini – abbiamo chiesto un taglio delle indennità, non mi risulta al momento che ciò sia avvenuto anche a Banca Centrale, ma Bcsm dovrebbe adeguarsi”.
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