David Oddone di L’Informazione di San Marino: Ecco il “piano” allo studio per abbattere la crisi e cercare liquidità. La strada però appare in salita e si pensa ad utilizzare la borsa del Lussemburgo / Aumento tasse, tredicesime e Tfr pagati con i San Marino Bond
In questi giorni stanno tornando prepotentemente d’attualità i “San Marino Bond”. Sarà che il primo sponsor è quel Gabriele Gatti che si appresta a salire alla più alta magistratura dello Stato, sarà che la crisi europea impone una risposta ferma e decisa anche da parte del Titano, fatto sta che le obbligazioni appaiono sempre più come una scelta quasi obbligata.
Come confessato da Gabriele Gatti al nostro giornale l’attuale governo a inizio legislatura si era appoggiato a degli esperti, tra cui Barclays e la Hsbc, la Hongkong & Shanghai Banking Corporation che è uno dei più grandi gruppi bancari del mondo. Alla base c’era un progetto molto serio: i buoni non dovevano certo servire per pagare la spesa corrente, ma per effettuare investimenti nei campi di turismo, ambiente, territorio, energia pulita, rifiuti. Ci sono stati anche incontri con il comitato per il credito e il risparmio ed erano stati coinvolti gli allora vertici della Banca Centrale di San Marino, ovvero Bossone e Papi. E’ chiaro che per emettere i Bond è necessario avere un accordo finanziario con l’Italia e non essere in black list.
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