San Marino. Operazione Arpalo: maxi evasione a Latina, di mezzo anche il Titano

San Marino. Operazione Arpalo: maxi evasione a Latina, di mezzo anche il Titano

L’informazione di San Marino

Maxi evasione fiscale a Latina, 13 arresti e riciclaggio. Di mezzo anche il Titano

È una operazione imponente che ha portato, fino ad ora, all’emissione di 13 ordinanze di custodia cautelare e al sequestro per equivalente di beni per 40 milioni di euro. È stata denominata operazione “Arpalo”, e vede contestazioni che, a vario titolo, vanno dall’associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio aggravato dalla transnazionalità, al trasferimento fraudolento di valori, alla bancarotta fraudolenta e ad altri reati tributari e societari.

Una inchiesta che, riporta “Il Messaggero”, conduce anche a San Marino arrivando fino in Svizzera. Anzi, sono proprio gli albori dell’inchiesta, riporta sempre “Il Messaggero”, che si innescano sul monte dove vengono scoperte strane movimentazioni, attività di insospettabili professionisti, il tutto per una attività collaudata: evasione, soldi sui conti esteri, riciclaggio. 

L’operazione congiunta condotta dal personale della Squadra Mobile della Questura di Latina e dai militari del comando provinciale della Gdf di Latina, con l’apporto del Servizio Centrale Operativo della Polizia e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, ha portato anche all’arresto dell’ex deputato pontino di “Fratelli d’Italia” Pasquale Maietta,  commercialista di Latina ed ex presidente della società U.s. Latina Calcio, anch’essa coinvolta nell’inchiesta e oggi finita in un pesante crack finanziario. Agli arresti, tra gli altri anche la sua socia, Paola Cavicchi, imprenditrice e anche lei ex presidente della società sportiva, e il figlio della donna Fabrizio Colletti, insieme all’imprenditore romano Fabio Allegretti.

Sono finiti sotto sequestro preventivo beni mobili e immobili. Tra questi anche la grande villa di Pasquale Maietta. Secondo l’accusa l’intero sistema era stato ideato proprio da Maietta, I ricavi derivanti dall’evasione fiscale di cooperative che si occupavano di trasporto finivano nei conti di società anonime svizzere con sede a Lugano presso una fiduciaria che si occupava di gestione patrimoni. Il denaro tornava poi in Italia attraverso bonifici bancari a favore di società speculari a quelle svizzere, intestate a prestanome, che si occupavano di gestione di beni immobili ed erano partecipate da quelle estere. A quel punto il denaro ripulito poteva essere reimpiegato e in diverse occasioni veniva utilizzato per finanziare il Latina Calcio. Queste movimentazioni avrebbero dunque interessato anche alcuni conti sul Titano.

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