San Marino. Paga multe al tributario e danno allo Stato

San Marino. Paga multe al tributario e danno allo Stato

Ravvedimento operoso, paga multe al Tributario e anche il danno non patrimoniale allo Stato

Antonio Fabbri

Era accusato di avere emesso una serie di fatture false con importi, descrizioni e quantitativi di beni difformi rispetto a quelli effettivamente acquistati dai fornitori e di un falso in atto pubblico per avere utilizzato una fotocopia modificata di un documento. Proprio l’uso grossolano di una fotocopia ha portato a escludere in udienza la contestazione di falso. Il tutto, comunque, per l’accusa era stato attuato allo scopo di evadere imposte, tasse e tributi. Un procedimento che vedeva imputato Davide Santi, 56enne sammarinese che, però, nelle maglie del procedimento ha ammesso gli addebiti, è riuscito a saldare le sue pendenze e ha anche pagato il danno non patrimoniale patito dall’Eccellentissima Camera che, a quel punto, ha ritirato, tramite l’Avvocatura dello Stato, la costituzione di parte civile nel processo.

Questo “ravvedimento operoso” e la confessione utile e spontanea, sono stati valutati positivamente sia dal Procuratore del fisco, Roberto Cesarini, sia dal giudice Alberto Buriani.

Il contegno processuale è stato rimarcato anche dal suo avvocato, Gianluca Micheloni, difensore dell’imputato assieme al collega Emanuele Nicolini. L’avvocato Micheloni ha affermato come il suo assistito non abbia mai avuto “l’intento di evadere le tasse”.

“Non ci era mai capitato – ha rilevato dal canto suo il Procuratore del Fisco – di registrare nel corso del processo un comportamento come questo, con il pagamento di quanto dovuto e anche del risarcimento del danno non patrimoniale. Contegno processuale da valutare positivamente”, ha detto il Pf. Dello stesso avviso il giudice.

Così, valutando la confessione utile e spontanea e l’avvenuto risarcimento, la pena prevista è stata diminuita di un grado e con essa è diminuito il tempo necessario per il decorrere della prescrizione che, a conti fatti, era dunque maturata. Quindi il giudice ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione e il proscioglimento dell’imputato. 

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