San Marino. Partiti in campo per la “caccia al candidato” alle prossime elezioni. Non senza difficoltà

San Marino. Partiti in campo per la “caccia al candidato” alle prossime elezioni. Non senza difficoltà

In tutte le liste che si candideranno alle elezioni del 9 giugno è in pieno furore la “caccia al candidato”.

A microfoni spenti da più parti i dirigenti dei partiti sollevano preoccupazione per la difficoltà di coinvolgimento di nuovi volti in questa tornata elettorale. Sono diversi fattori a pesare sulla scelta. Innanzitutto la consapevolezza che la politica richiede sempre più tempo e impegno, se fatta seriamente. E questo è un limite grosso soprattutto per chi lavora nel privato o in proprio. Si registra poi una certa sfiducia nel ruolo del Consiglio. “Tanto poi quasi tutte le leggi le fa il Congresso” è la frase tipica di chi la pensa così. Ma non manca anche chi ha paura ad esporsi per timore di finire nel tritacarne pubblico o peggio di subire ritorsioni.

In alcuni pesa anche la mancata chiarezza di cosa farà il partito dopo il voto. Ad esempio chi è più di sinistra potrebbe non volere una alleanza con il fronte conservatore, e viceversa. E una garanzia in questo senso quasi nessuno la può dare.

In attesa di vedere il numero ed il nome dei candidati dopo il 30 aprile, anche questo tema dovrebbe aprire ad una riflessione sull’esigenza di una riforma istituzionale che vada a valorizzare maggiormente il ruolo del Consigliere.

Davide Giardi

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