San Marino. Patrimoniale? Prima la riforma tributaria. Rita Rocchetti, NQRimini San Marino

San Marino. Patrimoniale? Prima la riforma tributaria. Rita Rocchetti, NQRimini San Marino

Rita Rocchetti di  NQRimini San Marino:  La tassa straordinaria che l’Esecutivo intende introdurre in Finanziaria non convince / “Patrimoniale? Prima la riforma” / Le categorie economiche chiedono al Governo un nuovo Fisco “Servono interventi strutturali e poi sacrifici per tutti”

“Prima di giungere a inserire in finanziaria una tassa patrimoniale – afferma l’Anis in una nota – sarebbe più opportuno battere altre strade, alcune già esplorate, perché si tratta di interventi contenuti nella bozza di riforma tributaria il cui slittamento annunciato di un solo mese farà perdere un intero anno”. Come anticipato ieri, gli industriali sammarinesi si sono seduti al tavolo con il segretario alle Finanze Valentini già con un’idea ben precisa, che vede al primo posto la necessità di mantenere la stabilità del sistema, senza però perdere di vista gli obiettivi di medio e lungo periodo, come la graduale riduzione della spesa corrente o il pareggio di bilancio, che, secondo l’Anis “devono avere un certo respiro e una tempistica precisa. Il Paese ha infatti bisogno non solo di essere condotto fuori da questa crisi strutturale, ma anche di sapere quale rotta si intende seguire”. E l’associazione torna ancora una volta sulla necessità di superare le questioni tecniche che rallentano la riforma fiscale, mentre andrebbe ripensato, almeno in parte, l’impianto della finanziaria, trovando in altri modi le risorse che arriverebbero dalla patrimoniale e soprattutto portando avanti una battaglia seria e costante per ridurre il fardello della spesa pubblica. Anche per gli operatori del turismo (Usot), andrebbe presentato un chiaro programma di investimenti per il rilancio dell’economia sammarinese e un progetto di reale riduzione della spesa pubblica, tramite una decisa riorganizzazione della Pa e interventi per l’ottimizzazione delle risorse. “Non è infatti possibile – dice l’Usot – poter sostenere una proposta che richiede sacrifici immediati, ma continua a rimandare scelte importanti e vitali per il futuro del Paese”. L’associazione chiede quindi ulteriori incontri, affinché vengano delineati chiaramente sia gli interventi fiscali che gli interventi sulla spesa corrente e gli investimenti.  

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