Prova a dirlo Lionello Mancini su il Sole24Ore perché Roma ‘non risponde alle sollecitazioni trattativistiche su scambio di informazioni e doppia imposizione’.
‘La posizione italiana nei confronti di San Marino non è cambiata perché neanche la posizione di San Marino, nei fatti, è cambiata’ dice un’autorevole voce del Tesoro.
‘Nei fatti’: ecco il punto. Lo stesso problema che ha avvertito il Moneyval, l’organismo antiriciclaggio, che a settembre manderà i suoi ispettori a verificare quanto San Marino abbia meritato di uscire dalla lista grigia dei Paesi non collaborativi; la stessa diffidenza che informa la Banca d’Italia dopo la spettacolare decapitazione della Banca centrale di San Marino a opera del governo (febbraio 2010); la medesima prudenza che ha improvvisamente colto persino il disinvolto sistema creditizio italiano, dopo il caso Delta-Cassa di Risparmio, la sequela di ispezioni agli sportelli delle aree limitrofe, compresa quella severissima alla Cassa di Risparmio di Rimini, tutt’ora in corso e che mira alle ‘opache relazioni’ con il sistema bancario sammarinese.
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