Perpetuae libertatis gloria clarum
Marino Cecchetti
Il nuovo piano regolatore di Stefano Boeri potrebbe proporci al mondo, anche visivamente, come il Paese della Libertà. Abbiamo avuto il riconoscimento Unesco per questa singolarità, notissima già nel Quattrocento (perpetuae libertatis gloria clarum). A metà del secolo scorso, segue dalla prima pagina all’ingresso in Repubblica a Dogana, fu eretta la scritta “Benvenuti nella antica terra della libertà” (su una impalcatura poverissima, da cantiere).
Oggi, per diffondere il messaggio, coi portali ai confini e il nuovo piano regolatore, potremmo mettere in risonanza, se ben usati, altri mezzi, già in nostro possesso, di grande portata mediatica.
Ad esempio, San Marino Rtv. Anche se avessimo vinto l’Eurofestival (con un cantante turco) siamo certi che il Paese avrebbe fatto un grande balzo in avanti in quanto a considerazione a livello mondiale?
Altro mezzo, l’Università. Da centro di eccellenza nella cultura come pensata da Umberto Eco per far conoscere la singolarità di questo luogo unico al mondo, siamo passati ad aprire corsi al Wtc che di sammarinese hanno solo le spese a carico del bilancio pubblico. A consolidare scientificamente sul piano storico la nostra antichissima libertà a suo tempo fu creato il Centro di Studi Storici Sammarinesi. Cioè: CSSS. Ebbene la sigla CSSS è rimasta. Però – furbescamente? – da un certo anno si è cominciato o a leggerla diversamente, cioè come segue: Centro Sammarinese di Studi Storici. Vale a dire che a carico del nostro bilancio pubblico potrebbero finire anche le spese per le ricerche su … Vattelapesca.
Boeri, col nuovo piano regolatore, può aiutarci a farci conoscere come vogliamo essere conosciuti: luogo, da sempre, di Libertà. Non lo pressiamo con richieste di edificabilità. Abbiamo già costruito per 60mila abitanti, anche se in campagna elettorale pochi lo ricordano.