San Marino. Prescrizione processuale, interviene l’Ordine degli avvocati

San Marino. Prescrizione processuale, interviene l’Ordine degli avvocati

Prescrizione processuale, la cancellazione preoccupa l’Ordine degli avvocati

Subbuglio per la sentenza dei Garanti che ha dichiarato incostituzionale la “mors litis” 

Non si può dire che l’Ordine degli Avvocati e Notai sia intervenuto spesso sulla prescrizione processuale di migliaia di casi, come se non fossero problema di denegata giustizia, ad esempio, per le parti lese o per la potestà sanzionatoria dello Stato. Mai si è sentito un fiato – salvo qualcuno per la verità – quando le relazioni dei vari Magistrati dirigenti ponevano l’accento sulle prescrizioni processuali, in particolare di un ufficio inquirente. Adesso che il Collegio Garante cancella di fatto la prescrizione processuale, il problema si pone eccome, tanto che oggi riuniranno, riferisce Rtv, il Direttivo dell’Ordine.

Un problema anche di funzionamento del tribunale, anche perché, seppure sarà da valutare come inciderà questa pronuncia dei Garanti sulla operatività, pare di poter dire che la pronuncia potrebbe riaprire molti casi, finiti con l’archiviazione per prescrizione processuale. Alcuni di questi potrebbero riguardare anche politici in attività.

Si vedrà. Resta il fatto che, questo è vero ed è stato rilevato da più di un avvocato, diventa ora imprescindibile e improcrastinabile la riforma del codice di procedura penale. Non si può non rilevare, tuttavia, come i Garanti pongano un principio sacrosanto, ovvero quello che nelle prescrizioni processuali, seppure si punti alla celerità del procedimento, viene meno il principio di equità. Infatti con la prescrizione processuale è sicuramente contento l’indagato, ma lo sono meno, di fronte magari alla inerzia e negligenza di un ipotetico inquirente, le parti lese e lo Stato, che magari – facendo l’ipotesi di un caso di riciclaggio – perde la possibilità di confisca del denaro sequestrato. E’ questa equità che, quindi, la sentenza del 20 novembre mira a ripristinare. Una sentenza nata, va rilevato, dall’ennesimo uso politico e strumentale delle istanze di costituzionalità, che da un lato ha portato a ribadire la legittimità piena della nomina del Dirigente e a chiarire la distorsione delle norme che era stata fornita a livello politico e spacciata come violazione quando violazione non era; dall’altro lato gli avvocati, tanto contrari alla cancellazione della prescrizione processuale, devono ringraziare i 24 promotori delle cause sballate della ex opposizione, che però, forse per l’esperienza maturata, si sono già detti pronti a mettere le mani sul tribunale.

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