San Marino. Premi funzionari Bcsm, Segretario Finanze: ‘non rischiano di incrinare il rapporto con il governo’.

San Marino. Premi funzionari Bcsm, Segretario Finanze: ‘non rischiano di incrinare il rapporto con il governo’.

Franco Cavalli – San Marino Oggi: Adeguata verifica “equivalente” per le banche sammarinesi una volta firmato il memorandum con Banca d’Italia /
Il segretario alle Finanze Felici: “i bonus ai funzionari di Bcsm potevano essere integrati con i nostri tagli alla Pa”


I premi assegnati ai funzionari di Banca Centrale per circa 300mila euro non rischiano di incrinare il rapporto con il governo: “Bcsm va valorizzata e sostenuta”, ha spiegato alla stampa il segretario di Stato alle Finanze, Claudio Felici, durante il tradizionale incontro dopo la seduta del congresso. Ma non nasconde il “rammarico” per una decisione legittima, presa in base a quanto previsto dall’accordo contrattuale del 2005, ma “non integrata” con la politica di tagli che l’esecutivo sta portando avanti: il tetto massimo agli emolumenti dei dirigenti pari a 180mila euro con una decurtazione del 35% per la parte eccedente tale tetto, la sforbiciata del 20% dei gettoni di Cda e collegi sindacali, e quella dell’1,5% delle buste paga superiori ai 1.800 euro. Dunque, ribadisce Felici, “sarebbe stato utile scambiarci le relative intenzioni per un’impostazione più coerente. Nel futuro vedremo come fare meglio, dato che Bcsm deve comportarsi come gli altri enti partecipati”.
Alla stampa l’inquilino di Palazzo Begni ufficializza anche il “nuovo acquisto” da parte della segreteria di Stato per le Finanze: Antonio Gumina. L’ex responsabile della Vigilanza in via del Voltone sarà “osservatore per il recupero crediti da parte dello Stato”. Ne ha tutte le caratteristiche tecniche, garantisce Felici, acquisite durante la sua esperienza in Bankitalia. “La sua operatività – aggiunge – sarà finanziata da quanto recuperato”. Prenderà infatti una “quota fissa da 300mila euro in cinque anni”, pari allo 0,20% dell’intera somma da recuperare, cui aggiungere lo 0,15% su quanto effettivamente recuperato. Se tutto venisse recuperato, quindi la retribuzione per questo incarico sarebbe, in cinque anni, vicina ai 500mila euro. Felici assicura che la scelta di Gumina deriva anche dall’ordine del giorno “scaturito dal dibattito sulle banche svolto in Consiglio a febbraio.
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