La Serenissima: Si tratterebbe di una linea di credito per far fronte al rientro di capitali verso le banche della Penisola / Il prestito dall’Italia è una possibilità, ma rischi di liquidità con la voluntary disclosure / La maggioranza rassicura: “I test effettuati da Banca Centrale non allarmano”
Il rientro di capitali in Italia a seguito della dichiarazione volontarie con relative tasse e sanzioni (la cosiddetta “voluntary disclosure”) potrebbe mettere a rischio la già sofferente situazione della liquidità in Repubblica. Di qui la possibilità di un prestito da parte dell’Italia, che di fatto si troverebbe a concedere con gli interessi quello che dall’altra parte chiede con sanzioni. Una mossa che per il Titano potrebbe appunto determinare, anche se non è ancora detto, una tensione nella liquidità.
A confermare l’eventualità, rassicurando al contempo la cittadinanza, è la maggioranza al completo che ieri nella sede di Ap, ha convocato i cronisti per fare il punto sull’esito della verifica ma soprattutto sulle recenti notizie positive relative al pareggio di Bilancio. E così arriva la conferma che “il governo si sta muovendo in modo da non trovarsi scoperto all’’improvviso”. A spiegarlo il segretario della Dc, Marco Gatti che evidenzia come non sia “stato chiesto un prestito perché abbiamo necessità al bilancio dello Stato, ma il governo – chiarisce – si è attivato con l’Italia, Paese che sta facendo determinate politiche che potrebbero avere conseguenze sul sistema finanziario e bancario sammarinese, qualora possa esserci bisogno di sostegno immediato”. (…) Ma non è un fatto “automatico”, assicura il leader di maggioranza: “Ad oggi i crash test di Banca Centrale – sottolinea – non allarmano, ma mettono in evidenza possibili tensioni di liquidità”. (…)