San Marino. Processo agli ex vertici Carisp, due audizioni tecniche

San Marino. Processo agli ex vertici Carisp, due audizioni tecniche

RASSEGNA STAMPA – Per l’accusa le valutazioni del bilancio da -534 milioni furono troppo rigorose… ma nessuno dei successivi Cda revisionò quelle determinazioni

Udienza tecnica quella di ieri nell’ambito del processo agli ex membri del Cda di Cassa di Risparmio, sui quali pende l’accusa di amministrazione infedele o, in alternativa, truffa aggravata. Il nodo dell’accusa ruota attorno alla approvazione del bilancio da -534 milioni di euro e alla svalutazione dei crediti Delta. Al centro dell’accusa la rettifica del bilancio del 2016, fatta nel 2017, che determinò per Cassa un passivo pari, appunto, a 534 milioni di euro a fronte del precedente progetto di bilancio che prevedeva un passivo di 77.455.430 euro, mai approvato, tuttavia, dal precedente Cda dimissionario. Secondo l’accusa e le parti ci- vili un bilancio eccessivamente prudenziale, tanto da risultare dannoso e redatto sulla base di criteri non in vigore a San Mari- no; secondo le difese, per contro, un bilancio corretto, che venne redatto sulla base di specifiche consulenze, valutazioni ponderate e fedele alla reale situazione di Cassa di Risparmio all’epoca. La prima audizione è stata quel- la del responsabile della società di revisione, Marco Stolfi. Dalla sua deposizione è emerso come i criteri di valutazione dei crediti, in particolare Delta, abbiano visto un approccio prudenziale. “L’ambito valutativo – ha detto il testimone rispondendo alle domande – può vedersi configurare scenari anche molto distanti come quelli in esame (…)

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino

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