San Marino. Ps-Upr: risposta del Governo all’interpellanza sul bonifico BCS

San Marino. Ps-Upr: risposta del Governo all’interpellanza sul bonifico BCS

COMUNICATO STAMPA

Dopo quattordici giorni di ritardo, rispetto ai termini regolamentari, i consiglieri Alessandro Mancini e William Giardi, hanno ricevuto la risposta del Governo avente ad oggetto i rapporti tra la Banca Commerciale Sammarinese e la “Finanziaria Infrastrutture”. Da un’attenta lettura dell’interpellanza non possiamo che dichiararci insoddisfatti per la risposta ricevuta.

Per diversi motivi, a partire dal fatto che:

 1)      il Governo si muove, nel rispondere all’interpellanza, all’insegna della piena ed assoluta reticenza evadendo ogni questione;

 2)      sostiene il Governo che i nostri quesiti implicano risposte che non possono essere divulgate in quanto i relativi contenuti sono coperti dal segreto d’ufficio e le informazioni sulle rogatorie internazionali – essendo soggette a segreto istruttorio – non possono essere fornite. Da questa risposta, nonostante i toni reticenti, non possiamo che prendere atto che le nostre domande erano fondate. Quindi è legittimo pensare che siano arrivate – da parte di un’autorità’ giudiziaria straniera – rogatorie in merito a questa vicenda.

 3)      Non ci interessa sapere se l’ordine di bonifico (di oltre un milione di euro) e i vari solleciti del liquidatore della Finanziaria Infrastrutture, indirizzate ai Commissari Straordinari della BCS, siano pervenuti prima dell’avvio della procedura di sospensione dei pagamenti. Il problema è che, in aperta violazione di legge, il bonifico è stato emesso quando il regime di sospensione era vigente. E’ questa la beffa! Beffa rincarata quando il Governo afferma che, in base alla documentazione in proprio possesso, non ci sono tracce di contatti telefonici, personali ed epistolari tra i titolari del conto corrente e i membri del Comitato per il Credito e le Valute, il Coordinamento della Vigilanza, il Comitato di Sorveglianza di BCS o il Dottor Sergio Gemma.

 4)      Prendiamo atto dell’onorario per il lavoro svolto dal Dottor Sergio Gemma pari a euro 10.000 corrisposti dalla Banca Commerciale Sammarinese. Per quale motivo? Era consulente di Banca Commerciale o di Banca Centrale? Se fosse stato consulente di Banca Centrale la cosa appare alquanto strana. Così come del fatto che, durante il commissariamento e nei 12 mesi successivi il Dottor Sergio Gemma o componenti del suo studio, non risultano aver intrattenuto rapporti professionali con la Banca Centrale. Prima di questo momento ci risulta l’esatto contrario. Dobbiamo, su questo punto, presentare una nuova interpellanza? La società finanziaria Fingestus e le relative vicende giudiziarie non ci dicono nulla? La relazione, del febbraio 2012, prodotta dal consigliere della Direzione nazionale antimafia Pier Luigi Maria Dell’Osso e consegnata all’allora Procuratore Capo antimafia Pietro Grasso presenta per caso qualche nesso? Relazione che, sul punto relativo alla fase relativa al nuovo corso di Banca Centrale a seguito delle dimissioni dei precedenti vertici, affermava: ” sono state presentate come segni di rinnovamento e trasparenza, ancorché’ Bankitalia non abbia mancato di rilevare che, in sostanza, sono stati colpiti i responsabili della vigilanza e che sono stati chiamati a sostituirli soggetti provenienti non dagli ambienti della vigilanza, bensì’ da quelli dei vigilati”.

 
http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2012/02/esclusivola-procura-nazionale-antimafia-boccia-su-tutti-i-fronti-san-marino-e-si-appella-a-bankitalia.html
 
PARTITO SOCIALISTA
 
UNIONE PER LA REPUBBLICA
 
San Marino, 24 ottobre 2013

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