San Marino. Psd: “Bene ha fatto Pedini Amati ad informare il Consiglio dell’indagine per lesioni”

San Marino. Psd: “Bene ha fatto Pedini Amati ad informare il Consiglio dell’indagine per lesioni”

Il Partito dei Socialisti e dei Democratici interviene in difesa del Segretario di Stato Federico Pedini Amati.

La bufera è scoppiata in Consiglio Grande e Generale, a seguito di alcune affermazioni dello stesso Segretario, che ha dichiarato di essere indagato dalla Procura di Lucca per lesioni colpose “per un fatto che non ho commesso”.

“Ci sono casi però, come quello che coinvolge il Segretario di Stato Federico Pedini Amati, così assurdi e insensati in cui il garantismo non basta a tutelare l’individuo dai possibili errori o abusi dei poteri pubblici – scrive il PSD -. Se qualcuno viene accusato di aver commesso un crimine quando tutte le prove dirette vanno nella direzione opposta e, ancor di più, in presenza di una confessione da parte di un soggetto terzo, allora non si capisce quale sia la ragione per cui quel qualcuno continui ad essere accusato. Se poi chi è accusato è anche un personaggio politico allora la possibilità che si inneschi un processo mediatico è quasi una certezza.
Bene ha fatto, dunque, il Segretario di Stato Federico Pedini Amati ad informare il Consiglio Grande e Generale della sua vicenda. In questo modo non solo ha dimostrato trasparenza e correttezza verso le istituzioni democratiche (che in quanto tali si reggono sulla fiducia che i cittadini rivolgono verso i politici), ma ha potuto difendersi in via preventiva dalle strumentalizzazioni che sicuramente sarebbero seguite alla notizia di una rogatoria nei suoi confronti.
Come ha rilevato il Consigliere Matteo Rossi durante il suo intervento, la condizione attuale dei personaggi politici è di estrema fragilità. I grandi processi giudiziari e mediatici associati ai populismi che hanno saputo sfruttarli per conquistare consenso, a San Marino come altrove, hanno danneggiato in modo profondo l’immagine della politica e dei politici, i quali arrancano, messi fuori gioco dai nuovi assetti fra i poteri dello Stato e costantemente sotto i riflettori di potere mediatico sempre più egemone e privo di deontologia. Servirebbe dunque che i politici prendessero consapevolezza della loro condizione anziché, come spesso accade, prestarsi al gioco del discredito e della sfiducia.
A tal proposito spiace constatare che il consigliere Denise Bronzetti, rientrata da pochissimo nel gruppo consiliare di NpR, abbia inteso assumere una posizione insinuante, indossando, come spesso le è accaduto nella sua lunga carriera politica, i panni del giudice. Nel commentare con rammarico questo suo ennesimo atteggiamento divisivo, riteniamo che ai sammarinesi non occorrono ulteriori approfondimenti sul personaggio”.

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