San Marino, Pubblica Amministrazione. La ‘casta’ degli ad personam. Patrizia Cupo, Corriere Romagna San Marino

San Marino, Pubblica Amministrazione. La ‘casta’ degli ad personam. Patrizia Cupo, Corriere Romagna San Marino

Patrizia Cupo di  Corriere Romagna San Marino:  Sulle case agli stranieri i consiglieri di maggioranza “dissidenti” rispondono a Casali: «Se non possiamo dire ciò che pensiamo non c’è più speranza» / Tagli ai dirigenti, malumori della “casta” / Il governo ritira il decreto che cancella i contratti ad personam. Ciavatta: va prima digerito

SAN MARINO. La “Casta” alza le orecchie sul decreto che taglia le retribuzioni dei dirigenti: e di fronte ai malumori, il governo decide di ritirare il documento dal Consiglio. La ratifica è rinviata. Reazione a denti stretti per il segretario di Stato agli Interni Valeria
Ciavatta
che, fiera, aveva presentato il suo “sforzo” normativo appena lunedì scorso: «Il provvedimento va fatto decantare perché certi cambiamenti sono difficili da digerire». Laconico commento (al quale, due ore più tardi, ha fatto seguito una nota ufficiale) e che lascia presagire come qualche dirigente abbia forse fatto la voce grossa col governo.

(…) L’ultimo “coup de théâtre” è proprio quel decreto che abolisce i contratti ad personam per i dirigenti della pubblica amministrazione e che, per il governo, doveva essere l’emblema della volontà del cambiamento, a partire dai tagli degli sprechi della spesa pubblica. E dei privilegi della “Casta”. Una norma che, da subito, avrebbe fatto risparmiare fino a 800mila euro allo Stato. Sia chiaro: il decreto non decade. Ci sono tre mesi di tempo per ratificarlo, ma il segnale è comunque forte. Di fronte all’annuncio “a reti unificate” di lunedì scorso, il ritiro sembra solo un dietrofront, per giunta non motivato. Non ne è contenta la sua “madrina” Ciavatta, ma l’attenzione a non incrinare l’immagine compatta del Patto è alta. «Il Governo ha deciso di rinviare l’esame per dare tempo al decreto di “decantare”, considerato che introduce cambiamenti di un certo impatto ed è stato promulgato appena una settimana fa – si legge nella nota ufficiale fatta diramare dal ministro -. L’obiettivo è comune ed è quello di ottenerne l’approvazione del Consiglio, e quindi la sua ratifica, nella prossima sessione di giugno».  

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