San Marino: ‘Quel brutto pasticciaccio della Todos’, Leonardo Raschi

San Marino: ‘Quel brutto pasticciaccio della Todos’, Leonardo Raschi

Leonardo Raschi, Liberal Sammarinesi, interviene sulla vicenda Todos.

29 lavoratori a spasso. Questo è il risultato dell’iniziativa della Centrale Sindacale Unitaria di far chiudere, con un blitz, il call center Todos. La Todos non aveva pagato gli stipendi di novembre e il 28 dicembre la magistratura ha messo i sigilli all’azienda, impedendone l’apertura dopo le feste natalizie, su ordine della CSU.
Considerando che gli stipendi si pagano verso il 10 del mese successivo, la chiusura dell’azienda è avvenuta appena due settimane dopo il ritardo nell’elargizione degli stipendi di novembre. Assurdo. Per fortuna, è di questi giorni, la presa di distanza del terzo sindacato, l’USL nei confronti dei colleghi della CSU.
Un’azienda appena nata poteva avere avuto problemi di liquidità, magari temporanei, visto che i ritardi nei pagamenti sono una prassi consolidata ormai ovunque. Quindi l’iniziativa della CSU è da giudicarsi quantomeno affrettata e precipitosa. Si poteva aspettare che almeno i dipendenti maturassero i diritti agli ammortizzatori sociali!
Adesso i sindacati hanno pignorato i beni della Todos: quattro terminali e alcune postazioni. Chi se li compra? Quanto possono valere? Quattro soldi dico io: stanno freschi se vogliono pagare gli stipendi con quella roba!
Come non ricordare nella storia sindacale i non rari casi di lavoratori che hanno continuato a lavorare non percependo lo stipendio per 6-7-8 mesi pur di mantenere viva la fiammella della speranza di conservare il proprio posto di lavoro. L’iniziativa della CSU poteva essere plausibile in tempi di vacche grasse (3-4 anni fa’), quando il lavoro a San Marino ce n’era in abbondanza; ma di questi tempi, con la lista dei disoccupati che si allunga, non vedendo all’orizzonte nuovi imprenditori che vogliano investire a San Marino, è una decisione che lascia perplessi.
Anche il Governo non è esente da pecche. Esso ha assecondato passivamente e con acquiescenza la decisione dei sindacati senza un ruolo di direzione degli eventi. Eh sì, quando si tratta di mettersi contro i sindacati, il governo tira i remi in barca. Troppo potente il sindacato e poi con tutti quei democristiani e comunisti che ci sono…
Al signor Pepe, titolare della Todos, il governo ha tolto pure la residenza assecondando l’ideologia sindacale che vede negli imprenditori dei mascalzoni o qualcosa del genere. Voglio ricordare che in Italia, negli ultimi due mesi, ben 12 imprenditori si sono tolti la vita non riuscendo a portare avanti la propria azienda (anche a causa del ritardo dei pagamenti di 6 mesi da parte dello Stato italiano). E poi ci si lamenta se il signor Pepe non va agli incontri. Voi ci andreste? Io no! E’ come se partecipasse alla festa del suo funerale.
In definitiva quella della Todos non è stata una vicenda edificante. San Marino, così come in altri casi, non ha dato il meglio di sé. Lo spettacolo al quale si è assistito non è stato dei migliori. Questa vicenda dovrebbe essere studiata a scuola quale fulgido esempio di come uno Stato non debba agire per accattivarsi la simpatia degli investitori.
Se fossi un imprenditore e avessi avuto anche una seppur piccola voglia di investire a San Marino, dopo questa vicenda scapperei a gambe levate e a mille miglia da San Marino…
Leonardo Raschi
Liberal Sammarinesi
    [c.s.]

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