Corriere Romagna San Marino: Proiettile e minacce di morte al maresciallo della Gendarmeria. Il legale: a Gatti non sono piaciute certe insinuazioni / «Non batte ciglio e continua a lavorare» / L’avvocato Berti domani in tribunale per trovare conferme sull’indagine sammarinese
«Il maresciallo Gatti continua il suo lavoro senza battere ciglio. Per la verità si dice molto infastidito dalla fuga di notizie ma, soprattutto, da chi sta mettendo in dubbio quanto accaduto»
Attende con ansia domani la riapertura degli uffici giudiziari l’avvocato Gian Nicola Berti legale del numero uno della polizia giudiziaria della gendarmeria cui mano ignota ha spedito una lettera contenente un proiettile. «In tribunale vado a cercare conferme a quelle che per noi al momento sono solo indiscrezioni: e cioè che anche la magistratura sammarinese sulla vicenda ha aperto un fascicolo. Un atto che ritengo scontato essendo ormai certo che la busta è stata imbucata a San Marino». Che tradotto vuole dire: la possibilità di chiedere copia degli atti fin qui eseguiti ma soprattutto, sapere finalmente nelle sua completezza cosa la busta intercettata nel suo viaggio verso Bologna lo scorso 3 gennaio, conteneva. «Il mio assistito – lo ripeto – non sa ufficialmente nulla: non è stato infatti chiamato nè dalla procura di Bologna nè, come detto, da quella di San Marino». (…)
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