San Marino “Quelle domande imbarazzanti”, Marino Cecchetti

San Marino “Quelle domande imbarazzanti”, Marino Cecchetti

“Quelle domande imbarazzanti”

Marino Cecchetti

Giovedì scorso, riunione congiunta, in videoconferenza, delle Commissioni esteri sammarinese e italiana (Senato). Nessun tema compiutamente trattato. Nemmeno quello delle ‘targhe estere’.
Per converso, dai commissari italiani sono arrivate domande imbarazzanti su materie che qui si tende a considerare del tutto interne: giustizia, banche.
Tocca alla Segreteria Esteri recuperare la situazione, impedire che le contrapposizioni si acuiscano (ai tempi di Tremonti, si organizzò perfino una ’marcia su Roma’).

La politica estera è materia molto delicata per un paese così piccolo, per giunta enclave. Prima regola: non farsi male da soli come invece, purtroppo, talvolta succede.

Il nuovo CGG ha esordito a gennaio facendo propria una valutazione negativa verso la Cina espressa in un – citato! – documento interno dello Stato italiano. Pregiudicando, così, il rapporto con quell’immenso Paese aperto mezzo secolo fa grazie al coraggio, la cultura politica e la lungimiranza di Federico Bigi, Segretario di Stato agli Affari Esteri e Politici. Nel maggio 1971, sul periodico della Democrazia Cristiana, Bigi già dava per certo che la Cina “da Superpotenza potenziale (ci si perdoni il gioco di parole)”, com’era appunto allora, sarebbe diventata una “Superpotenza effettiva” quale è oggi.

Lo strappo di gennaio con la Cina va ricucito. E va tenuto nel debito conto il preoccupante ‘attenzionamento’ di Roma, venuto allo scoperto giovedì. Brutta notizia anche sabato: la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa ci ha dato 10 milioni di euro di prestito su un fabbisogno di 500.

Prima che ce lo impongano dall’esterno – Roma? Strasburgo? Francoforte? -smettiamo, noi di nostra iniziativa, di coprire civilmente e penalmente i ‘signori’ delle banche a causa dei quali – debito pubblico “insostenibile” – stiamo andando a picco.

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