Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Relazione Antimafia, anche sul Titano
si cercano i soldi del narcotraffico / Ribadita la necessità di colpire la criminalità organizzata nei luoghi in cui occulta i soldi
Nella relazione della Direzione Nazionale Antimafia relativa al periodo 1° luglio 2011 – 30 giugno 2012, viene rimarcata la necessità di colpire la criminalità organizzata nel portafoglio. Di qui la grande importanza che rivestono le indagini internazionali e la collaborazione tra
le autorità di vari stati che si esplicano anche nella risposta a rogatorie. Vengono così citate oltre alle misure personali, che portano spesso alla carcerazione preventiva degli indagati, anche le misure patrimoniali. Viene così descritto un caso del tribunale dell’Aquila che conduce anche a San Marino. Si legge nella relazione dell’Antimafia: “La consapevolezza ormai raggiunta dell’importanza di colpire la malavita organizzata nei beni illecitamente accumulati ha portato il Tribunale de L’Aquila, su proposta della Procura della Repubblica e degli altri organi a ciò delegati, ad intensificare i decreti di sequestro e di confisca dei patrimoni illecitamente accumulati. Infatti accanto alle vecchie misure di prevenzione personali vanno crescendo quelle patrimoniali, seppure ridotte agli appartenenti alle famiglie nomadi stanziali, come i Bevilacqua, gli Spinelli, i Morelli, o a quelle poche seguite ad accertati rapporti con la mafia di imprese inserite negli appalti di cui si è detto sopra. (…)
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