I residenti nella Repubblica di San Marino sono sul piede di guerra per un supposto tradimento perpetrato nei loro confronti. I governanti si sarebbero messi a collaborare con la Guardia di Finanza Italiana nella operazione Torre d’Avorio.
O almeno questa è la loro sensazione viste le missive che si sono visti recapitare ai loro indirizzi con tanto di convocazione in caserma.
Eppure c’è stato chi, come Gianfilippo Dughera, che dopo aver lanciato l’allarme e fatto conoscere all’intero mondo che
questo è un Paese per furbi, vietato agli onesti, si è tirato fuori facendo sapere che, alla residenza, avrebbe senz’altro rinunciato.
Evidentemente qualcun altro si è ritenuto più furbo anche del diavolo.
Il
diavolo, si sa, a volte si dimentica il coperchio. Oppure, il coperchio,
se la pentola bolle, lascia che salti via. Magari, se occorre, dà un
aiutino.
Insomma c’è il sospetto che qualcuno dal Titano l’aiutino l’abbia davvero dato a quelli di Forlì.
La protesta dei residenti diventerebbe davvero incontrollabile se si scoprisse che dietro l’operazione Torre d’Avorio c’è magari un ‘do ut des’, tipo la proposta indecente firmata a suo tempo dall’on.le Gianluca Mazzuca, ex direttore di grandi giornali, come Il Resto del Carlino.
Leggi quanto scrive, sull’ira dei residenti, Raimondo Baldoni, La Voce di Romagna