Consiglio Grande e Generale, sessione 13,14,15,16,17, 20 gennaio 2025
Lunedì 13 gennaio, pomeriggio
Nel pomeriggio i lavori ripartono dal comma “Comunicazioni”.
“Non si può rimanere nella nebbia, nell’incertezza – dice Aida Maria Adele Selva (PDCS) riferendosi al tema della libertà di informazione e al comunicato del comitato di redazione di San Marino RTV -. Il mio intervento è volto a far sì che sulla faccenda venga fatta chiarezza il prima possibile. Che vi sia la massima trasparenza da entrambe le parti. Non può passare il messaggio che questa società tolleri tutto”. “Se la legge sull’editoria non può intervenire su queste distorsioni, dovrà essere modificata. Informazione e politica sono strettamente connesse – rileva Miriam Farinelli (RF) -. La distorsione dei fatti pone le basi che minacciano il pluralismo del pensiero. Necessario continuare a vigilare con un impegno costante da tutti”. “Mi sarei aspettato – dice Mirko Dolcini (D-ML) – una risposta sulle richieste di aiuto per lo studente che vuole diventare un atleta. Lo sport, più che in passato, è utile alla socialità e alla socializzazione dello studente. Lo sport sposta il giovane dalle brutte strade ad una strada virtuosa, utile per la società tutta”. “E’ ottimo – dice Andrea Menicucci (RF) – il fatto che il Segretario Pedini si sia diretto alle trattative con Roma per il futuro di RTV. A questo punto però sorge il dubbio che non sia ancora chiaro il motivo per cui RF ha portato in aula il tema. Stiamo parlando di un’altra questione. Il Segretario Pedini, se risponde alle nostre interpellanze, non lo fa in modo completo. Scomodare principi tali di fronte ad un’interrogazione parlamentare, è il tentativo di dare un colpo di spugna alla questione, strumentalizzando la nostra attività”. Rispetto al progetto di legge sull’emergenza abitativa, dice il Segretario di Stato Matteo Ciacci, è un “intervento stralcio rispetto alla normativa sull’edilizia convenzionata che dovrà essere rivista in modo più ampio. Oggi però abbiamo la necessità di individuare tre o quattro punti focali su cui intervenire con tempestività, alla luce anche di quanto non fatto negli ultimi anni. Il contributo è aperto a tutti, senza strumentalizzazioni. Ritengo che sul testo l’atteggiamento sia stato assolutamente costruttivo”.
Il comma si chiude con le risposte orali e scritte ad interrogazioni ed interpellanze. Si passa quindi al comma 15: “a) Presa d’atto delle relazioni consuntive della Banca Centrale della Repubblica di San Marino sull’attività svolta e sull’andamento del sistema finanziario rispettivamente nell’anno 2022 e nell’anno 2023 nonché del Bilancio d’Esercizio 2022 e 2023 b) Nomina di due membri del Consiglio Direttivo di Banca Centrale della Repubblica di San Marino a seguito delle determinazioni assunte dal Collegio Sindacale c) Nomina del Presidente del Collegio Sindacale della Banca Centrale della Repubblica di San Marino d) Progetto di legge “Modifiche all’articolo 10 della Legge n.96 del 29 giugno 2005 e successive modifiche – Statuto della Banca Centrale della Repubblica di San Marino” (presentato dalla Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio)”.
In apertura il riferimento del Segretario di Stato Marco Gatti: “Nel 2022, il risultato netto passa ad una perdita di 1 milione. A cosa è dovuta la diminuzione? Prevalentemente al fatto che c’è stata una significativa diminuzione delle masse di gestione. Nel 2022 è iniziato il cambio delle politiche monetarie della BCE che ha portato un innalzamento dei tassi di interesse. Quelle somme che erano depositate in Banca Centrale, sono state richiamate dalle varie banche. Il 2023 ha visto peggiorare la situazione. C’è stata una problematica diffusa su tutte le Banche Centrali che ha visto la gestione del loro portafoglio, con un innalzamento dei tassi. Ci si è trovati con dei titoli che pagavano pochissimo rispetto alla richiesta del mercato. La problematica ha coinvolto tutti i soggetti di sistema e ha visto l’impegno di tutte le banche centrali nel riconvertire i loro portafogli. Il 2024 è l’anno in cui la Banca Centrale dovrebbe aver superato questa situazione legata al mercato e aver trovato un suo equilibrio, che dovrebbe chiudere attorno al pareggio con una lieve perdita o un lieve utile. C’ è una crescita costante e di recupero di fiducia nel sistema finanziario sammarinese, peraltro dettata dalla fiducia dei residenti”.
Si procede con la Nomina di due membri del Consiglio Direttivo di Banca Centrale della Repubblica di San Marino: Davide Vagnetti per Libera e Pietro Calvaruso per RF. Si chiede di soprassedere sulla nomina del Presidente del Collegio Sindacale.
Nel dibattito, interviene il Segretario di Stato Matteo Ciacci: “In termini di fiducia, il nostro sistema si è consolidato. Oggi riusciamo ad essere avvalorati dagli organismi internazionali. I vertici di Banca Centrale devono essere valutati nel merito. Il presidente Tomasetti ha navigato in acque turbolente, sia riuscita ad imporsi rispetto ad iniziative che hanno colpito il nostro sistema bancario. La sfida è quella di arricchire ulteriormente il patrimonio dei nostri istituti, una capitalizzazione importante delle banche e una internazionalizzazione del sistema. Questo è il compito della politica e di Banca Centrale, che non può limitarsi a gestire, ma deve stimolare il sistema bancario”. Luca Lazzari (PSD): “Quando parliamo di banche non possiamo relegarle a un semplice comparto dell’economia. Per San Marino questo concetto vale ancora di più. Le banche sono un riflesso della nostra affidabilità come Stato. Queste crisi non si sono create dal nulla. Con interventi mirati si è riusciti ad invertire la rotta. San Marino sta riacquistando affidabilità internazionale. Mantenere l’equilibrio non basta. E’ il momento di spingere oltre per un sistema finanziario capace di far crescere l’economia interna e renderla competitiva”. Emanuele Santi (Rete): “Bene il fatto della raccolta: ci sono dati incoraggianti. Rispetto al 2019 parliamo di tutt’altri dati. Abbiamo un miliardo che i nostri cittadini tengono sulle nostre banche. Proporre un investimento, anziché un certificato di deposito, con un rendimento più vicino alla realtà, questa è una strada che non si sta percorrendo. Banca Centrale dovrebbe essere l’autrice di queste iniziative. Non è possibile che un organismo di questa portata non rendiconti e non abbia argini rispetto a possibili distorsioni: se oggi arrivasse un malintenzionato, potrebbero ripetersi le dinamiche che abbiamo visto nel recente passato”. Luca Gasperoni (PDCS): “In tema di accordo di associazione, è stato firmato un memorandum con l’autorità finanziaria di Andorra. Faciliterà una fattiva collaborazione e la condivisione delle rispettive competenze tra le due autorità. L’Europa ci richiederà un grande sforzo di collaborazione in ambito finanziario. Banca Centrale è già impegnata nell’ambito del tavolo di lavoro sulla convenzione monetaria tra San Marino e l’Ue che di volta in volta esamina le direttive europee. Sempre grazie alla Banca Centrale, il settore finanziario ha intrapreso da diversi anni un percorso di allineamento. Tale percorso ha permesso da una parte lo standing delle nostre banche ad alto livello, dall’altro lato di portare in utile i bilanci delle banche sammarinesi”. Iro Belluzzi (Libera): “Preoccupa, nonostante i numeri siano positivi rispetto al momento di maggiore sofferenza, la lentezza del sistema Paese e della politica, che non permette un recupero veloce rispetto a quelli che erano i momenti di crisi. Sono state svolte operazioni coraggiose che hanno permesso di mantenere il sistema stesso, ma che non ci permettono di guardare con fiducia in tempi brevi per un recupero più forte. Un sistema bancario che parte dalla crisi del 2008/2009, con incursioni delle cricche criminali che hanno causato un ulteriore peggioramento della situazione che ci troviamo con forza a dover sostenere dando anche dei segnali”. Sara Conti (RF): “Abbiamo rimandato così tante volte il Comma che ancora dobbiamo fare la presa d’atto della relazione consuntiva del 2022. Senza contare che dal 2023 la Banca sta operando con un consiglio direttivo di soli quattro membri. Un Consiglio direttivo che a partire dalle dimissioni del dottor Volpinari, non ha più avuto il numero di membri previsto dallo statuto. Segnalo una vicenda disdicevole, durante la quale la presidente Tomasetti avrebbe interloquito con la Guardia di Finanza italiana facendo il nome di due sammarinesi: un’altra vicenda disdicevole, a cui la presidente ci ha abituati facendoci fare figure pessime al di fuori dei canali ufficiali”. Enrico Carattoni (RF): “C’è un dato che è il grande assente negli interventi che ho sentito fino ad ora. Si è parlato del ruolo che deve avere Banca Centrale. Ma non si è parlato della sostituzione di due membri del consiglio direttivo e del fatto che c’è un progetto di legge che va a sanare la posizione di un Consiglio direttivo centrale che oggi è contro la legge. Su questo tema non c’è stato un membro della maggioranza che abbia avuto il cuore di dire una parola”. Gaetano Troina (D-ML): “Siamo arrivati a più di 100 dipendenti in Banca Centrale a fronte di quattro istituti bancari che operano in territorio. E’ corretta la proporzione? Forse è il caso di riprendere in mano il tema e capire se ha senso che ci sia una sproporzione di questo tipo. Non è che si può giustificare ogni intervento con l’adeguamento della normativa rispetto a quella UE. Come dicono tutti, c’è una deroga di 15 anni per adeguare il nostro sistema finanziario e vorremmo capire quali sono i percorsi da intraprendere. L’inizio della scorsa legislatura è stato caratterizzato dalla sottoscrizione dell’accordo tra Banca Centrale e Banca d’Italia. Si parlava di incentivare una sinergia tra le due banche centrali in modo tale che ci fossero ancora meno problemi nel dialogo tra i due Paesi”. Giovanni Zonzini (Rete): “Mi aspetterei degli indirizzi di politica bancaria che spiegassero come e quando intendiamo implementare l’accordo di associazione con l’Ue al sistema bancario. Questa situazione, oltre ad essere paradossale dal punto di vista amministrativo, determina un costo per i cittadini che si traduce in vari punti percentuale in più rispetto al costo del denaro per i cittadini italiani. Dunque per le nostre aziende è più costoso fare investimenti. Tra vent’anni un sistema finanziario come quello sammarinese non ci sarà più. Togliamoci la retorica della banca dei sammarinesi”. Gian Nicola Berti (AR): “Gli attacchi nei confronti della presidente Tomasetti mi fanno pensare a come ci ha aiutati a risolvere determinate situazioni, a chiudere certe pagine, le pagine Grais, Savorelli. Mi viene da pensare a quel giudice sotto processo che aveva messo lei sotto accusa. Per questo c’era sempre il baldanzoso giornalista sempre pronto a pubblicare le veline. Il giudice faceva altro rispetto ad amministrare la giustizia. Davvero molto preoccupante. Vediamo che l’autorità giudiziaria italiana ci dà supporto nel portare avanti le azioni di recupero. La nomina della presidente Tomasetti era ed è perfettamente regolare”. Francesco Mussoni (PDCS): “E’ chiaro che la Banca Centrale oggi ha dimostrato la capacità di un sistema di tenere, di crescere, avere uno sviluppo. Ma è evidente che ci sono delle sfide: la crescita di finanziarie, c’è da fare un lavoro molto forte sui tassi di interesse dove non siamo competitivi e non stiamo sostenendo le famiglie. Giudizio positivo su Banca Centrale: oggi però dobbiamo essere freddi ed oggettivi sulle nuove sfide. Secondo me abbiamo fatto bene fino adesso a mantenere una sovranità sul sistema bancario. Però mi chiedo se questa impostazione sia quella giusta per attirare effettivamente banche non esotiche, ma strutture importanti”. Michele Muratori (Libera): “Una analisi va fatta per quanto riguarda il passato. Abbiamo trovato il capo di accusa. Abbiamo delle sfide importantissime, specie quelle che riguardano la sfera dell’accordo di associazione con l’Ue. Qui ci dobbiamo concentrare sulle potenzialità che il nostro sistema dovrà sapere cogliere. Abbiamo una diligence e una governance che va appoggiata. Noi ci crediamo fortemente a questo appoggio. Catia Tomasetti non arriva dalla scorsa legislatura, ma da almeno due legislature, è arrivata nel governo di Adesso.sm, e ritengo sia una delle pagine migliori che si è verificata in quel Governo. Tomasetti che ha avuto il coraggio di mettere fine a determinate logiche e situazioni. Qui rivendico la difesa a spada tratta in quella fase”. Antonella Mularoni (RF): “Dobbiamo chiederci quale sarà il ruolo di Banca Centrale nell’ottica dell’accordo di associazione con l’Ue. Vale la pena fare una riflessione sulla modifica dello statuto facendo un ragionamento in prospettiva. Quello che serve per la Banca Centrale del futuro. L’opposizione in questa legislatura e nella precedente ha cambiato i toni. Forze che oggi sono al Governo e invocano la pace e prima erano all’opposizione, tutti i giorni dicevano che il sistema sammarinese era al collasso e si invitavano i sammarinesi a portare via i soldi dalle banche. Questo l’attuale opposizione non lo fa”. Matteo Casali (RF): “Il punto interessante e decisivo è quello relativo ai requisiti. Il 14/07/2023 avvengono le dimissioni di Antonella Mularoni. Invito a leggere le motivazioni delle dimissioni dove chiaramente si dice perché l’avv. Muratori si è dimesso. Io dico che una persona che prima in un procedimento penale dice di non aver avuto nessun tipo di relazione con la Guardia di Finanza, poi emerge che questo contatto c’è stato, io fino a prova contraria la chiamo falsa testimonianza”.
Di seguito una sintesi degli interventi
Comma 1 – Comunicazioni
Maria Adele Selva (PDCS): Vorrei chiarire alcune cose sui mezzi di informazione. Faccio questa riflessione a tutela della comunità e di coloro che non hanno messo in atto comportamenti errati. Non si può rimanere nella nebbia, nell’incertezza. Il mio intervento è volto a far sì che sulla faccenda venga fatta chiarezza il prima possibile. Che vi sia la massima trasparenza da entrambe le parti. Non può passare il messaggio che questa società tolleri tutto. Se ci sono stati comportamenti sbagliati, non devono passare in sordina. Su questa faccenda, così come su altre, bisogna che ci sia la massima trasparenza. Mi auguro che questo possa avvenire in breve tempo.
Miriam Farinelli (RF): Meraviglia l’atteggiamento del sito web che passa decisamente sottotono e agisce nel settore dell’informazione senza averne alcun titolo. Se la legge non può intervenire su queste distorsioni, dovrà essere modificata. Informazione e politica sono strettamente connesse. La distorsione dei fatti pone le basi che minacciano il pluralismo del pensiero. Necessario continuare a vigilare con un impegno costante da tutti. Non posso far passare sottobanco il sentimento dell’arroganza, che non dovrebbe esistere. Mi riferisco al passato scontro in Congresso di Stato tra due Segretari di Stato, che è stato ripreso dai mezzi di informazione. E poi gli scontri tra il Segretario Pedini e Santi, e lo scontro tra Gatti e Venturini. Questo deve essere uno spunto di riflessione per tutti. Facciamo un passo indietro. Necessario moderare i toni e i nostri comportamenti.
Mirko Dolcini (D-ML): Mi sarei aspettato una risposta sulle richieste di aiuto per lo studente che vuole diventare un atleta. Lo sport, più che in passato, è utile alla socialità e alla socializzazione dello studente. Lo sport sposta il giovane dalle brutte strade ad una strada virtuosa, utile per la società tutta. Non si può far finta di niente e lasciare cadere queste sollecitazioni. E’ necessario agire. Non c’è soltanto il problema della denatalità, ma anche quello dei giovani, che non hanno strutture e sbocchi necessari. Sono convinto che se c’è un politico che fa pressioni sui media, lo fa in separata sede e senza testimoni. Quindi è giusto denunciare da parte di RTV queste pressioni, ma va fatto a livello specifico: forse questo è stato un messaggio che doveva arrivare a qualcuno nello specifico.
Andrea Menicucci (RF): Assistiamo alla tendenza di permettere alle minacce fisiche e verbali di entrare in quest’Aula. Questo lo trovo inaccettabile. Quando la politica viene piegata a dinamiche di intimidazione, si tradisce il suo senso più alto. Il comitato di redazione di San Marino RTV ha denunciato pressioni indebite esercitate dalla politica. I giornalisti hanno chiarito con fermezza che il loro ruolo non è essere portavoci di questa o quella forza politica. Trovo che il comunicato emanato in risposta dal Segretario Pedini non abbia fatto altro che alimentare il polverone sollevato. E’ ottimo il fatto che il Segretario Pedini si sia diretto alle trattative con Roma per il futuro di RTV. A questo punto però sorge il dubbio che non sia ancora chiaro il motivo per cui RF ha portato in aula il tema. Stiamo parlando di un altro tema. Il Segretario Pedini, se risponde alle nostre interpellanze, non lo fa in modo concreto. Scomodare principi tali di fronte ad un’interrogazione parlamentare, è il tentativo di dare un colpo di spugna alla questione, strumentalizzando la nostra attività.
Antonella Mularoni (RF): La seduta di questa mattina si è aperta senza la presenza di un Segretario di Stato. I dibattiti di alto livello si facevano una volta perché i Segretari esordivano con comunicazioni su temi specifici. Qual è il problema? Prepararvi per la ratifica di una decina di Decreti delegati al mese, sfrutta tutte le energie vostre e di tutti gli staff di Segreteria? Spero davvero che si inizi a lavorare seriamente. Vorremmo utilizzare questo tempo per capire come fare il recepimento dell’acquis comunitario, ma la questione viene spostata di mese in mese. Auspico che il gennaio 2025 sia finalmente il momento in cui il Governo inizia a lavorare per i cittadini. Speriamo soprattutto che questa legislatura possa farci arrivare alla fine in una situazione dei conti pubblici diversa, un percorso ben impostato sull’accordo di associazione, riforme importanti e investimenti significativi, e un rispetto doveroso da parte di tutti i membri delle istituzioni.
Segretario di Stato Matteo Ciacci: Qualche considerazione sul dibattito. Specie sul progetto di legge emergenza casa. E’ un intervento stralcio rispetto alla normativa sull’edilizia convenzionata che dovrà essere rivista in modo più ampio. Oggi però abbiamo la necessità di individuare tre o quattro punti focali su cui intervenire con tempestività, alla luce anche di quanto non fatto negli ultimi anni. Il contributo è aperto a tutti, senza strumentalizzazioni. Ritengo che sul testo l’atteggiamento sia stato assolutamente costruttivo.
Comma 15
Segretario di Stato Marco Gatti: Cosa si può evincere dalle relazioni? Nel 2022, il risultato netto passa ad una perdita di 1 milione. A cosa è dovuta la diminuzione? Prevalentemente al fatto che c’è stata una significativa diminuzione delle masse di gestione. Nel 2022 è iniziato il cambio delle politiche monetarie della BCE che ha portato un innalzamento dei tassi di interesse. Quelle somme che erano depositate in Banca Centrale, sono state richiamate dalle varie banche. Il 2023 ha visto peggiorare la situazione. C’è stata una problematica diffusa su tutte le Banche Centrali che ha visto la gestione del loro portafoglio, con un innalzamento dei tassi. Ci si è trovati con dei titoli che pagavano pochissimo rispetto alla richiesta del mercato. La problematica ha coinvolto tutti i soggetti di sistema e ha visto l’impegno di tutte le banche centrali nel riconvertire i loro portafogli. Il 2024 è l’anno in cui la Banca Centrale dovrebbe aver superato questa situazione legata al mercato e aver trovato un suo equilibrio, che dovrebbe chiudere attorno al pareggio con una lieve perdita o un lieve utile. C’ è una crescita costante e di recupero di fiducia nel sistema finanziario sammarinese, peraltro dettata dalla fiducia dei residenti.