San Marino. Rete: “Anche al governo continuiamo a stare in mezzo alla gente”

San Marino. Rete: “Anche al governo continuiamo a stare in mezzo alla gente”

Prosegue anche per il mese di ottore l’iniziativa “Mercoledì con RETE” in cui il partito di maggioranza apre ai cittadini la propria sede di Murata dalle 17:00 alle 19:00.

“Anche da forza di governo – spiega in conferenza stampa Andrea Giani – vogliamo continuare a mantenere il rapporto stretto con la cittadinanza. Di qui la decisione di proseguire anche in ottobre i mercoledì con Rete dato il successo degli appuntamenti di settembre”.

Gli appuntamenti saranno l’occasione di dare spazio a domande e curiosità della gente sui temi più disparati. 

“Siamo tra i pochi che facciamo serate post Consiglio e continueremo a farle – evidenzia con orgoglio Adele Tonnini – perché le persone hanno voglia di essere informate”.

Dal canto suo il partito vuole spiegare l’attività di Rete al governo. “Continuiamo a lavorare a testa bassa a partire dalla ricostruzione della legalità. Ovviamente il Covid ha cambiato molti piani ma l’emergenza è stata gestita nel migliore dei modi come hanno testimoniato gli organismi europei, tra cui la Sinistra Unita Europea“.

Un altro risultato di questi mesi di governo è la legge sulle Giunte di Castello, “una svolta epocale – sottolinea Tonnini – che ha visto l’allargemento del voto ai cittadini residenti non cittadini, portando il contributo di chi vive sul territorio”.

 

Il Segretario del partito Emanuele Santi guarda poi alle sfide del futuro, a partire dall’economia. “La legge di bilancio che porteremo a dicembre sarà la cartina di tornasole. Lì ci giocheremo molta credibilità”. Santi ai microfoni della San Marino Rtv lancia quindi l’appello ai cittadini sammarinesi che hanno capitali all’estero affinché riportino i soldi in Repubblica, magari acquistando i titoli di debito che andranno emessi in questi mesi.

Inevitabile, vista la mozione di sfiducia depositata ieri dall’opposizione, che si torni a parlare di giustizia. “Il nuovo dirigente del Tribunale – commenta Santi – ha un profilo di primo piano e dovrà riportare credibilità al tribunale e aiutare a fare la riforme dell’ordinamento giudiziario che tanto ci serve. Oggi abbiamo inquirente e giudicante che sono negli stessi uffici e un problema di tempistiche: non possiamo permetterci giudici che fanno solo 4 o 5 sentenze all’anno. C’è un tema di produttività che va affrontato. Speriamo – conclude – che i riflettori sul Tribunale si spengano e che si inizi a risolvere un po’ dei problemi che ci sono”.

 

Tra i temi che andranno affrontati nei prossimi mesi si sono però anche quelli etici, come aborto e fine vita, alla luce delle due proposte di legge presentate in prima lettura nel 2019, e delle istanze d’arengo presentate in questo semestre.

“C’è grande arretrato in commissione IV – spiega Tonnini – ma come maggioranza c’è l’impegno di calendarizzare ed evadere tutti i temi nei prossimi mesi”.

Inevitabile che sui temi etici emergano profonde differenze e sensibilità all’interno della maggioranza e del Consiglio in generale. “Non abbiamo nessun timore ad affrontarli – risponde Santi – lavoreremo per trovare una mediazione”.

digià

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