Rete si divide…Giardi e Zafferani a capo del dissenso interno
Enrico Lazzari
C’è tensione in Rete, il movimento originariamente di contestazione e protesta, passato dalla provocatoria -e, ci si permetta, intollerabile!- manifestazione “delle arance” inscenata sotto la finestra della cella di un detenuto, presunto innocente, in regime di custodia cautelare, al ruolo di responsabilità, costruttività e realismo imposto dal ruolo di governo assunto dopo il successo elettorale delle ultime elezioni politiche.
A capo di questa “fronda” interna ci sarebbero i consiglieri Grazia Zafferani e Sandra Giardi, che avrebbero addirittura rimesso nelle mani del movimento il loro incarico consigliare… Le dirette interessate, interpellate ieri, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.
Ma, ed è eloquente, non hanno smentito i “rumors” che le vedono protagoniste di una pesante contestazione mossa all’indirizzo del gruppo dirigente del Movimento Civico Rete e della attuale linea politica e di azione perseguita oggi dal gruppo.
Tutto sembra confermare, quindi, in Rete, la nascita di una corrente interna “dissidente”, ancorata agli ideali, o meglio alle battaglie, originarie del gruppo nato, a suo tempo, sull’onda del “grillismo” italiano. Impossibile, al momento, prevedere se questa contestazione dell’azione condotta sia nel ruolo di governo che nella rappresentanza parlamentare,
possa determinare una vera e propria scissione in due tronconi del Movimento. Ma appare indubbio che la delicata situazione interna al secondo partito -per numeri- della maggioranza, unita alla ormai sancita spaccatura di Npr, determina una importante instabilità politica mandando in fibrillazione un po’ tutta la maggioranza, perdipiù in un momento delicatissimo per la vita, specie economica, della Repubblica, da “rifondare” con attenti e lungimiranti piani di risanamento e riforme strutturali che andranno ad impattare anche pesantemente sulla vita e sui bilanci finanziari delle famiglie sammarinesi.