San Marino. Revisione organizzativa della medicina di base, CSdL: “Le modifiche devono portare ad un servizio efficiente”

San Marino. Revisione organizzativa della medicina di base, CSdL: “Le modifiche devono portare ad un servizio efficiente”

La CSdL non è stata invitata a partecipare alla conferenza stampa del Direttore Generale dell’ISS sulla ristrutturazione della medicina di base; ha potuto farsi un’idea di quanto è scaturito leggendo i resoconti di stampa, ed è stato uno degli argomenti dell’ultima puntata di “CSdL Informa”.

Così scrive il sindacato, che aggiunge: “Si tratta per lo più di una riorganizzazione a livello medico; tra le altre cose, nella annunciata revisione organizzativa delle attività territoriali non c’è un ampliamento degli orari di accesso ai servizi di cure primarie. La precedente organizzazione della medicina di base non era in grado di fornire una sufficiente risposta alle necessità degli utenti dei centri sanitari, anche per le difficoltà create dall’emergenza Covid e per i continui cambi di vertice dell’ISS. L’auspicio è che si attui realmente quella riorganizzazione che hanno annunciato, affinché si possa realizzare una medicina di base davvero efficiente e funzionale.

La riorganizzazione si deve tradurre in una maggiore disponibilità dei medici. Deve esserci una maggiore attenzione soprattutto alle visite domiciliari, a favore di tutti quei pazienti che, per molti motivi, non hanno la possibilità di recarsi negli ambulatori della medicina di base; può essere solo il medico, oltre al servizio infermieristico territoriale, che deve soddisfare questa necessità, altrimenti rimaniamo scoperti in un servizio fondamentale, che deve  restare pubblico.

Nel corso della conferenza stampa è stata annunciata anche una revisione del servizio di  guardia medica, che è quel servizio che viene attivato quando i centri sanitari sono chiusi, come le domeniche, i festivi, gli orari notturni.

Le modifiche organizzative sulla guardia medica – messe nero su bianco con un documento – auspichiamo avvengano in tempi brevi, per consentire di avere anziché un solo medico di guardia, almeno due unità a cui rivolgersi dal sabato pomeriggio al lunedì o durante la notte. Un medico solo non è più sufficiente, con una popolazione che sta invecchiando sempre più e con un forte aumento delle necessità degli utenti; le richieste rivolte ai medici dai cittadini sono molto più impegnative di un tempo e non si possono soddisfare velocemente.

È stato anche emesso un bando di concorso nei giorni scorsi per reperire altri medici di medicina generale; al momento ne mancano due. Non è facile reperire medici, per motivi retributivi, contributivi, e soprattutto perché San Marino è collocata entro una regione italiana che cerca di trattenere i propri professionisti. San Marino deve essere una piazza più appetibile anche per i professionisti che vengono da fuori territorio.

Siamo ancora in attesa dell’atto organizzativo dell’ISS che deve mettere insieme e programmare tutti i servizi che vengono erogati dalla sanità pubblica, sia dall’ospedale che dalla medicina territoriale.

Gli infermieri e gli OSS, dal canto loro, sono tra le figure cardine della nostra sanità; si tratta di personale che non c’è nelle graduatorie, dato che i pochi iscritti presenti già sono stati assunti. L’ISS ha emesso l’autorizzazione ad assumere OSS e infermieri frontalieri; il problema è trovare queste figure per coprire le necessità di personale delle nostre strutture sanitarie, compresa la RSA il Casale la Fiorina, che non sta soddisfacendo tutte le richieste delle persone in lista d’attesa.

In generale noi abbiamo una altissima specializzazione dal punto di vista chirurgico, con il famoso robot, e con dei professionisti che porteranno avanti questa attività, ma dobbiamo migliorare fortemente i servizi primari, ad iniziare dalla medicina di base e dalla prevenzione.

Rispetto a quanto emerso, da parte nostra faremo delle osservazioni, che auspichiamo siano accolte, finalizzate a portare miglioramenti organizzativi sia per chi lavora che per gli utenti, nelle prestazioni e nei servizi e intraospedalieri ed extra ospedalieri. I responsabili politici e amministrativi dell’ISS si devono confrontare con il sindacato sulle scelte da compiere”.

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