Rf: “Tomasetti tra i presidenti che lasceranno macerie in Banca Centrale”
Dopo la sentenza del professor Roberto Bin, giudice del Collegio Garante, che ha giudicato infondata l’azione di sindacato nei confronti del commissario della legge Alberto Buriani, Repubblica futura sottolinea che “da mesi si sono perse le tracce del celebre avvocato riminese, di casa a Roma, approdata nel 2018 al vertice della Banca Centrale della Repubblica di San Marino”. Si parla ovviamente di Catia Tomasetti, “così attiva fino a qualche tempo fa, – sottolinea Rf – che sembra essere scomparsa dalla scena. Nessuna comunicazione pubblica, sparita dai convivi a lei cari, zero notizie sul fronte WhatsApp (e dire che in passato tale strumento era quello prediletto per dirimere tante questioni, dalla vendita dei crediti Delta di Cassa di Risparmio fino a importanti faccende istituzionali come – chissà? – anche la caduta di un governo). Brutte notizie dal viaggio a Roma: pare che il ‘suo governo’, zeppo di dipendenti e amici, non abbia più bisogno di lei per parlare con le istituzioni italiane. Cattive notizie anche dal monte: il Collegio Garante disintegra – con la sentenza Bin – l’iniziativa orchestrata nei confronti di Buriani, reo di aver indagato la presidentessa, e ridicolizza la sgangherata procedura con cui lei stessa aveva coinvolto la Commissione Affari di Giustizia – con tanto di legale di fiducia pagato da Pantalone – e tentato di utilizza- re la Commissione d’Inchiesta. (…) L’impressione è quella di stare assistendo alla parabola discendente di una meteora luminosa nel distruggere, ma inconsistente nel costruire per il Paese; meteora che forse sarà presto archiviata non solo fra i presidenti inutili di Bcsm ma anche fra quelli – come i predecessori – che hanno lasciato macerie in via del Voltone, macerie che purtroppo, alla fine, tutti i cittadini dovranno pagare”. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
——