“Respingiamo la politica dei manganelli e delle minacce che oggi, vestita in elegante velluto nero, tenta di darsi una dignità di governo insieme ai partiti alleati protagonisti delle narrazioni della Commissione d’Inchiesta”.
Lo dichiara Repubblica futura in una nota di replica a Rete.
“Se la Commissione d’Inchiesta, compresi i membri di Rete, aveva invitato tutti a un atteggiamento costruttivo e propositivo in chiusura della sua relazione, e a ragionare tutti assieme su come tutelare il sistema e come migliorare le norme affinché certi eventi non ricapitassero più – sottolinea il partito di opposizione -, Rete se ne frega e preferisce ritirare fuori la solita litania di false accuse al governo di Adesso.sm, e a Repubblica Futura in particolare, che invece il lavoro della Commissione d’Inchiesta ha clamorosamente smentito dopo una analisi di quel periodo seria e intellettualmente onesta”.
“Curioso che nel bel mezzo del ritorno del Covid a San Marino, senza chiare decisioni su cosa accadrà nei prossimi mesi sia in termini economici che di sicurezza sanitaria – manda a dire Rf -, Rete, con la responsabilità politica di Interni e Sanità, abbia avuto anche il tempo lanciare il proprio anatema verso tutto e tutti: giudici, movimenti politici, testate di informazione e chi più ne ha più ne metta, senza analizzare neanche per un attimo cosa viene scritto nella relazione ma con la disonestà intellettuale di attaccare solo chi dissente dalla linea di Rete”.
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