San Marino. Rf scrive a Reggenti e autorità: “Forte preoccupazioni rispetto alle condizioni di legittimità del ConDir di Banca Centrale”

San Marino. Rf scrive a Reggenti e autorità: “Forte preoccupazioni rispetto alle condizioni di legittimità del ConDir di Banca Centrale”

“Riteniamo che l’istituzione che vigila sul sistema finanziario debba per prima rispettare le norme dello Stato e abbia i propri organismi istituzionali correttamente costituiti e legalmente composti”.

Così Repubblica Futura torna a chiedere chiarezza sulla composizione del Consiglio Direttivo di Banca Centrale tramite una lettera ai Capitani Reggenti, ai Capigruppo dei gruppi consiliari, all’assemblea dei soci e al Collegio sindacale di Bcsm.
“Il Gruppo consiliare di Repubblica Futura intende portare alla Vostra attenzione – inizia la nota – una situazione speciosa sorta ormai da tempo in seno al Consiglio Direttivo della Banca Centrale della Repubblica di San Marino.
Il Consiglio Direttivo BCSM, a norma dell’art. 10  – Composizione del Consiglio Direttivo – è composto da:
Presidente e da cinque Consiglieri nominati dal Consiglio Grande e Generale, scelti tra persone con competenze ed esperienze economiche e/o giuridiche rilevanti per la gestione e il controllo del sistema finanziario. La maggioranza dei componenti del Consiglio Direttivo dovrà essere composta da cittadini sammarinesi o residenti.
Il Consiglio Grande e Generale nella seduta del 24 aprile 2023 ha nominato la Sig.ra Catia Tomasetti Presidente e il Sig. Emanuele Boni membro del Consiglio Direttivo.
Da quanto risulta a Repubblica Futura i Sig.ri Tomasetti e Boni non sono cittadini sammarinesi o residenti nella Repubblica di San Marino, elemento che dal 24 aprile 2023 porterebbe il Consiglio Direttivo di Banca Centrale a non soddisfare i disposti dell’art. 10 dello Statuto della Banca stessa.
Da quanto si evince dalle informazioni pubbliche disponibili, le nomine dei Sig.ri Tomasetti e Boni sono state effettuate regolarmente dall’organo deliberante a norma di legge, il Consiglio Grande e Generale, come si evince dal documento pubblicato sul sito del Consiglio Grande e Generale “Aggiornamento composizione organismi istituzionali”, aggiornato al 13 luglio 2023.
Banca Centrale parimenti sul proprio sito internet non riporta fra i membri del Consiglio Direttivo il Sig. Emanuele Boni, elemento che fa arguire che la nomina disposta dal Consiglio Grande e Generale non sia andata a buon fine, fatto di cui i membri del Consiglio Grande e Generale non sono stati resi edotti formalmente (salvo una comunicazione intervenuta su esplicite richieste di chiarimento in Ufficio di Presidenza).
E’ ragionevole ritenere che tale condizione sia dovuta alla mancanza del requisito della cittadinanza o residenza, elemento che non si capisce perché non sia ritenuto ostativo nel caso della Sig.ra Catia Tomasetti, che risulta Presidente del Consiglio Direttivo di BCSM.
Merita sottolineare peraltro – scrive Rf – che il Sig. Boni è stato nominato prioritariamente dal Consiglio Grande e Generale (e con un numero di voti superiore rispetto alla Sig.ra Tomasetti). Dunque alla data di scadenza del primo mandato di quest’ultima, non si comprende quale criterio sia stato utilizzato per continuare ad estromettere il primo membro nominato a favore della seconda.
A questa condizione si aggiungono le dimissioni della Sig.ra Antonella Mularoni dal Consiglio Direttivo di Banca Centrale del 14 luglio 2023, “irrevocabili e immediate”, che riducono ipso facto a due i componenti del Consiglio Direttivo di BCSM cittadini sammarinesi o residenti.
Anche in questo caso, come nel precedente, si nota un aspetto peculiare, ed esso pure degno di nota; nel sito web di BCSM compare ancora il nome di Antonella Mularoni come componente del Consiglio Direttivo con una prassi diversa rispetto a quanto accaduto in casi analoghi in passato (e. g. quello più recente del Sig. Volpinari).
Repubblica Futura esprime forte preoccupazioni rispetto alle condizioni di legittimità nelle quali si trova il Consiglio Direttivo di Banca Centrale della Repubblica di San Marino, rispetto a precise disposizioni di legge.
E’ evidente che il legislatore, all’atto della stesura dello statuto, inserendo la clausola della maggioranza dei componenti cittadini sammarinesi o residenti, ha scelto un meccanismo di garanzia rispetto alla presenza in territorio dei massimi esponenti dell’organo decisorio di BCSM.
Tale disposizione, una norma di legge, riteniamo non possa essere aggirata, elusa o attenuata da atteggiamenti del Presidente, ovvero del Consiglio Direttivo di Banca Centrale della Repubblica di San Marino.
Questa nota, che sarà resa pubblica dato l’interesse collettivo dell’argomento, è indirizzata ai soggetti che a vario titolo hanno responsabilità istituzionali nella nomina del Consiglio Direttivo, nella proprietà e nella vigilanza dell’Ente.
Repubblica Futura ha inteso sollevare formalmente la questione in quanto a oggi non è pervenuta ai membri del Consiglio Grande e Generale nessuna comunicazione formale dal Consiglio Direttivo di BCSM, nè è stato inserito un comma nella prossima sessione del Consiglio Grande e Generale per la nomina del Presidente o di membri del Consiglio Direttivo di Banca Centrale.
Repubblica Futura è preoccupata circa la legittimità delle sedute del Consiglio Direttivo dal 24 aprile 2023 e poi successivamente dal 14 luglio 2023 con le dimissioni della Sig.ra Antonella Mularoni, come anche dalle modalità di scelta su quale dei membri nominati dal Consiglio Grande e Generale ammettere e quale escludere.
Non è noto se il Consiglio Direttivo in questo frangente temporale si sia riunito, ma riteniamo che l’istituzione che vigila sul sistema finanziario debba per prima rispettare le norme dello Stato e abbia i propri organismi istituzionali correttamente costituiti e legalmente composti.
Auspicando azioni celeri nel segno della trasparenza e legalità per evitare anche azioni ulteriori nelle sedi opportune, il Gruppo consiliare di Repubblica Futura esprime i sensi della più alta stima” conclude la lettera.
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