Franco Cavalli, San Marino Oggi: Quei cambiamenti che potrebbero modificare l’intero panorama finanziario
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Lo storico istituto di credito è infatti impegnato in una importantissima
partita, quella dell’aumento di capitale conseguente alla soluzione
della vicenda del gruppo Delta. Da una parte c’è un piano di rientro
dell’esposizione degli investimenti sammarinesi in Italia e dall’altra
c’è la ricapitalizzazione dell’istituto che dalla vicenda Delta ne è uscito
con diverse ammaccature.
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Ora la via della ricapitalizzazione è altrettanto delicata e importante.
Prevista in due fasi (e già deliberata dall’assemblea dei soci),
vede, nella prima parte, oltre all’impegno delle due fondazioni, anche
quello dello Stato.
Ma proprio la quota dello Stato è ancora da definire. A fine gennaio, il
segretario di Stato alle Finanze Pasquale Valentini aveva rassicurato
sul fatto che non sarebbe stata di 60 milioni di euro (come previsto
dal piano deliberato dall’istituto il 31 maggio scorso). Più probabile
che siano 30 o 40 milioni.
Ed è in questa fase delicata (o meglio quella successiva all’intervento
dello Stato) che potrebbero aprirsi nuovi scenari.
Sono infatti in corso diversi movimenti tra gli istituti di credito, anche
riguardanti il personale stesso, che fanno ipotizzare addirittura operazioni
ambiziose da parte di qualcuno, come la possibile partecipazione
alla ricapitalizzazione Carisp. E in gara vorrebbero esserci
anche istituti più piccoli.
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