David Oddone di L’Informazione di San Marino, venerdì scorso sotto il titolo
Finanziarie del Titano riciclavano denaro con la benedizione dei politici / La “casta” preoccupata dalla retroattività / La notizia già sul tavolo del ministero della giustizia italiano
ha, fra l’altro, scritto
in alcuni casi le “commissioni” erano molto alte, si parla anche di 10 mila euro
per ogni milione fatto “sparire” attraverso le fiduciarie biancoazzurre.
Oggi lo ha scritto di nuovo sotto il titolo
Riciclaggio e finanziarie agitazione nel mondo
politico / Clarizia, Bcs e i moralizzatori: ecco perché qualcuno si può colpire,
altri no
(…) In questi giorni Sergio Rizzo su Sette (Corsera) ha proposto un interessante
articolo dal titolo: “I soldi della mala si comprano a San Marino” all’interno
del quale ha ripreso proprio quanto affermato dal prof. Renato Clarizia in
occasione della presentazione del bilancio 2011 di Banca Centrale, ovvero: “Si
sono progressivamente affermati comportamenti sempre meno rispettosi di quei
valori etici sui quali deve fondarsi la società. Ne è conseguito un aumento
esponenziale di pratiche non solo poco rispettose di quei valori, ma anche della
legalità stessa, fino all’ingresso della criminalità organizzata nei sistemi
finanziari, creditizi ed economici”. E allora ecco che tutti se la prendono con
Clarizia. Purtroppo quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito.
Così anche sul Titano invece di chiedersi il perché delle magagne, si addita
colui che quelle magagne le mette a nudo. Sfortunatamente in parecchi casi non
abbiamo però a che fare con “stolti”, piuttosto con esperti del malaffare. I
vertici di Bcsm vogliono puntare alla trasparenza vera e a quelli della
“retroattività” e ai loro sodali tutto questo non piace. Non deve dunque stupire
più di tanto se nell’immaginario distorto di qualcuno, tutto quello che tocca
Bcsm da oro si trasforma in piombo. Viene così facilmente spiegato perché ad
esempio invece che concentrarsi sul lavoro sporco delle finanziarie di cui
sopra, si preferisce colpire solo alcuni bersagli e non altri, come nel caso di
Bcs. Un giochino che “sfortunatamente” si sta inceppando e che, arrivato
all’orecchio di Roma, potrebbe mettere addirittura a rischio l’uscita dalla
black list. Sulla “retroattività” di cui sopra infatti, l’agitazione nel mondo
politico è palpabile, soprattutto alla luce del fatto che i nomi delle
finanziarie e dei soci occulti potrebbero cominciare ad uscire dai palazzi
romani e circolare liberamente.
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articolo di David Oddone di L’Informazione di San Marino pubblicato alle ore
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sammarinesi riciclavano denaro con il bene placet dei politici. David
Oddone, L’Informazione di San Marino
Il sistema finanziario sammarinese era arrivato a contare – l’ultimo nel 2009 – 72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie
d’assicurazioni.