Sui rifiuti San Marino non ha mantenuto il passo.
Siamo al 2016: è notizia di ieri che, a seguito di un incontro a Bologna tra governo sammarinese e la giunta regionale dell’Emilia-Romagna, l’intenzione sarebbe quella di bruciare tutti i rifiuti di San Marino in un unico posto poco lontano da noi, a Coriano, nell’impianto di Raibano.
Che l’incenerimento sia una pratica primitiva superabile con l’aiuto di nuove tecnologie non impattanti e con una gestione che riduca a monte la produzione dei rifiuti, lo hanno ben capito medici e cittadini dell’ Emilia Romagna che ad agosto 2015 scrissero una lettera alla Regione chiedendo scenari alternativi agli inceneritori.
Cosa penseranno i nostri vicini appena fuori confine, già attivi nella differenziazione e con buoni risultati, quando sapranno che a bruciare nell’inceneritore di Coriano ci saranno 10.000 tonnellate di rifiuti prodotti a San Marino?
Eppure i primi a volere la differenziata e la riduzione dei rifiuti sono proprio i sammarinesi, che oltre a dimostrarsi virtuosi in quei pochi posti in cui la RD viene fatta, chiedono di ampliare a tutto il territorio il porta a porta e mantenere gli impegni presi attraverso una raccolta firme, promossa in questo periodo anche da Agenda 21.
Siamo al 2016: è notizia di ieri che, a seguito di un incontro a Bologna tra governo sammarinese e la giunta regionale dell’Emilia-Romagna, l’intenzione sarebbe quella di bruciare tutti i rifiuti di San Marino in un unico posto poco lontano da noi, a Coriano, nell’impianto di Raibano.
Che l’incenerimento sia una pratica primitiva superabile con l’aiuto di nuove tecnologie non impattanti e con una gestione che riduca a monte la produzione dei rifiuti, lo hanno ben capito medici e cittadini dell’ Emilia Romagna che ad agosto 2015 scrissero una lettera alla Regione chiedendo scenari alternativi agli inceneritori.
Cosa penseranno i nostri vicini appena fuori confine, già attivi nella differenziazione e con buoni risultati, quando sapranno che a bruciare nell’inceneritore di Coriano ci saranno 10.000 tonnellate di rifiuti prodotti a San Marino?
Eppure i primi a volere la differenziata e la riduzione dei rifiuti sono proprio i sammarinesi, che oltre a dimostrarsi virtuosi in quei pochi posti in cui la RD viene fatta, chiedono di ampliare a tutto il territorio il porta a porta e mantenere gli impegni presi attraverso una raccolta firme, promossa in questo periodo anche da Agenda 21.
Leggi il comunicato R.E.T.E.