Giuseppe Maria Morganti di La Tribuna Sammarinese: i primi calcoli indicano risparmi consistenti per ogni lavoratore dipendente
La nuova metodologia di calcolo dell’imposta supera il beneficio oggi esistente dell’abbattimento forfettario (20%) del reddito lordo previsto per tutti i lavoratori dipendenti (tra l’altro si sana la discriminazione nei confronti dei frontalieri) e ancor più elimina l’abbattimento dell’aliquota di imposta che di fatto dimezzava, nel momento del pagamento, l’importo dovuto allo Stato.
La possibilità di dedurre 10mila euro in più dal reddito per spese documentate di ogni genere, e soprattutto la completa esenzione della prima fascia di reddito fino a 14 mila euro, genera conti sui quali invitiamo a riflettere.
Nel caso infatti il reddito sia intorno ai 30mila euro e ci sia un figlio a carico, ieri l’imposta da pagare si aggirava sui mille e ottocento euro, oggi si ridurrebbe a soli 400.
Nel caso il reddito sia di 60mila euro, la differenza è inferiore ma il risparmio sarebbe comunque di circa mille euro rispetto al passato.
Ovviamente i calcoli sono tutti da verificare, ma se il risultato fosse questo significherebbe un minor gettito che lo Stato forse in questo momento non si può permettere.
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