Di certo l’aeroporto San Marino – Rimini non riparte (ammesso che riparta) con una buona nomea.
IlSole24Ore on line ha rilanciato ieri un articolo pubblicato mercoledì (Una misteriosa cordata estera per l’aeroporto Rimini-San Marino) con questo nuovo titolo: San Marino, quattro cordate in pista per un aeroporto
offshore
In più ieri c’è stato un devastante comunicato stampa dell’Associazione antimafia Pio La Torre di Rimini. E’ stato ventilato il sospetto che – visti i nomi ricorrenti in tali cordate – lo scalo di Miramare possa diventare tout court un “porto franco per il riciclaggio”. Affermazione devastante, contestata in giornata dalla Segreteria di Stato all’Industria di San Marino.
Le cordate di cui si parla in detti articoli sono nelle competenze delle autorità italiane. Saranno, dunque, le autorità italiane a muoversi sulla base di dette denunce, accertare i fatti ed agire di conseguenza.
Al Governo di San Marino, invece, corre l’obbligo di porre fine alla voce di un supposto intervento di un non meglio precisato ‘fondo russo’ che, d’un colpo (una formigoneide), avrebbe ottenuto: 1) l’autorizzazione a ‘comprare’ – dai soliti noti – una licenza bancaria; 2) la concessione della gestione del traffico merci nella porzione della scalo sotto giurisdizione sammarinese.