Anna De Martino di NQ Rimini San Marino (www.nqnews.it): Gli investigatori hanno ricostruito un’evasione per 37 milioni di Iva grazie a società “cartiere” /
Il loro lavoro era evadere il Fisco /
Quattro imprenditori in manette e uno ricercato
per associazione a delinquere e fatture inesistenti
(…) Un’indagine imponente condotta
in 2 anni, con 26 aziende
coinvolte (tra cui la Nwe Punto
Linea, Pocket Service, Spazio
Food destinatarie finali della
merce), 27 persone denunciate,
39 perquisizioni, 121 conti correnti
vagliati e 5000 fatture verificate
per risalire ai reali beneficiari
della frode. “Siamo arrivati
al patrimonio vero senza arenarci
di fronte ai prestanomi –
ha detto il comandante provinciale
Gdf, Mario Venceslai -,
riuscendo a recuperare somme
importanti per l’Erario italiano (…)
Il sostituto procuratore Bertuzzi spiega: “E’ una deviazione del libero mercato” /
“Il crimine deve pagare” /
Il pm: “E’ anche questo lo scopo, aggredire i patrimoni”
“Il fenomeno
delle frodi carosello –ha detto
il sostituto procuratore
Luca Bertuzzi– è connesso
direttamente al libero mercato
e alla libera circolazione
delle merci, quando ciò viene
utilizzato per accumulare
un bottino basato sulle false
fatture”. L’indagine, ha spiegato, ha messo in luce il sistema
con cui il gruppo di imprenditori
“falsava la libera concorrenza”
in una sorta di sodalizione
di “criminalità
transnazionale”. “Il crimine
deve pagare, anche questo è
lo scopo dell’indagine”, ha
concluso Bertuzzi, mettendo
infine l’accento sul passaggio
dell’ordinanza del gip
che autorizza i sequestri preventivi
al fine di risarcire le
casse dello Stato. Il crimine
insomma si colpisce nel patrimonio
accumulato oltre
che nelle eventuali condanne
penali. Fino ad oggi sono
stati recuperati per lo Stato
circa 20 milioni di euro.
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