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L’ex comandante della Guardia di Finanza di Rimini (in precedenza era stato a Forlì), con ‘rapporti’ anche con banche della Repubblica di San Marino, come a suo tempo fu messo in evidenza anche da suoi colleghi (colonnello Gianfranco Lucignano), è stato rinviato a giudizio unitamene alla moglie ed Angelo Basile.
Ne tratta Corriere Romagna Rimini.
L’ex comandante della guardia di finanza di Rimini e Forlì Sergio Serrentino, la moglie e il commerciante d’auto e carne Angelo
Basile, sono stati rinviati a giudizio dal gup Di Rienzo per corruzione. Saranno processati il prossimo 25 settembre. Ma i guai per l’alto ufficiale non sono finiti, anzi raddoppiano. Il sostituto procuratore Davide Ercolani, profondo conoscitore del codice penale militare avendo per anni lavorato alla procura con le “stellette” di La Spezia, ha infatti ravvisato gli estremi per trasmettere al tribunale di Verona un fascicolo in cui si ipotizza il reato di collusione, che la giustizia militare persegue con condanne fino a 10 anni. Serrentino si trova alla sbarra perchè secondo la guardia di finanza di Rimini il loro ex comandante (all’epoca dei fatti alla guida delle Fiamme gialle di Forlì) avrebbe ricevuto una Mercedes da Basile in cambio di un’attenzione particolare alle società cosiddette cartiere, del quale il “faccendiere” di origini pugliesi si sarebbe servito per un giro di fatture fasulle al fine di evadere il fisco. (…)