Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Punto “shock”: riparte il processo… ma monco. Una parte prescritta
Bancarotta semplice e responsabilità degli amministratori, ma quello che arriva in aula è un processo monco, dato che una parte è stata archiviata per decorrenza dei termini processuali. Dopo tanti rinvii, comunque, il processo in sede penale sul caso Punto-Shop entra nel merito. Dei reati contestati devono rispondere Luigi Carattoni, Erika Muscioni, Roberto ed Emanuele Scipioni, vertici della società. Ieri mattina l’udienza è stata complessa con la deposizione del perito d’ufficio, John Mazza, che ha parlato della contabilità dell’azienda di Serravalle. Azienda ritenuta, fino al crac, un impero delle televendite. Società che alla fine si è rivelata, invece, un gigante dai piedi d’argilla, che ha lasciato senza quanto loro dovuto numerosi creditori, società e persone fisiche. Tra queste i propri dipendenti. (…) Processo monco.
In chiusura di udienza l’avvocato Giancarlo de angelis, che rappresenta la Publispot, società creditrice che forniva gli spazi televisivi alla PuntoShop, ha chiesto l’acquisizione della perizia del procedimento 1219, “archiviato – ha detto – per intervenuta prescrizione processuale”. Di cosa si tratta? In sostanza era aperta un’altra indagine penale nella quale si indagava per bancarotta fraudolenta. Un procedimento affine che si trovava ancora in istruttoria. Ad essere indagati, tra gli altri, erano anche i membri del collegio sindacale di PuntoShop, Giorgio Lombardi, Marco Bologna, Massimo francioni ed Elisa Zafferani. Nell’indagine condotta dal Commissario della Legge rita vannucci erano state sollevate dai legali dei professionisti del collegio sindacale diverse contestazioni, giungendo anche davanti al giudice di terza istanza Lamberto Emiliani. (…)
